Volo sospeso, tre giorni per tornare: l’estate da incubo dei voli low-cost

VENEZIA. Un’estate bollente tra ritardi, imprevisti e cancellazioni, per i passeggeri che scelgono i voli low-cost – che tra giugno e luglio proprio low cost non sono – costretti a odissee che durano 24 ore e anche più giorni per tornare a casa o arrivare nel luogo di villeggiatura prescelto. Vacanze rovinate, giorni di lavoro persi, alberghi prenotati e mai utilizzati, persino matrimoni saltati e crociere perse.
Incubo Parigi-Venezia. L’ultima disavventura che per qualcuno si è conclusa più di tre giorni dopo, è quella toccata in sorte ai passeggeri del volo EasyJet EJU4295 che sarebbe dovuto partire da Parigi (Orly) alle 18. 40 di venerdì sera per atterrare a Tessera poco più di un’ora dopo, dato prima con ritardo neanche troppo spinto, successivamente cancellato di punto in bianco e infine atterrato ieri mattina. Il gruppo – che chiederà risarcimenti in tutte le sedi – è stato in coda ore, venerdì, per vedersi poi assegnato un albergo a due stelle dove i passeggeri sono arrivati all’una e mezza del mattino di venerdì. Sabato e domenica per loro non è stato messo a disposizione nessun volo diretto per Venezia, solo ieri mattina alle sette sono stati fatti imbarcare e sono infine giunti a Tessera. Qualcuno è stato deviato da Parigi su un volo per Nizza, cancellato anche questo all’ultimo, domenica sera. Una signora sola che aveva la crociera in partenza da Venezia il sabato pomeriggio, piangeva con la testa tra le mani all’aeroporto di Orly. Ha dovuto acquistare un volo Air France a un occhio della testa e spostarsi da Orly all’Aeroporto Charles de Gaulle. Come hanno fatto anche l’ex assessore Laura Fincato e Giuliano Segre, già presidente della Fondazione di Venezia, assieme al nipote che era con loro.
Le testimonianze. Massimo e Alessandro, anche loro sul volo Easyjet, hanno acquistato un biglietto del treno e sono tornati nel veneziano da Parigi grazie ai cari, vecchi binari. Gregorio e la fidanzata Gaia, invece, sono dovuti passare per Napoli. «Ero in bagno», racconta il giovane, «esco e vedo la mia ragazza sbiancata. Volo annullato. Dopo ore di coda ci hanno proposto un volo per Olbia, uno per Cagliari (forse la geografia non è il loro forte) e uno per Roma, già pieno e infine annullato. Per Venezia c’era posto solo il lunedì successivo. Abbiamo dormito a Parigi nell’hotel a due stelle con gli aerei sopra la testa, quindi il sabato abbiamo accettato – altro non potevamo fare – di volare su Napoli. Qui ci siamo pagati un hotel e la domenica siamo tornati con il primo treno Italo a casa, distrutti. Adesso ci rivolgeremo a un’agenzia per cercare di recuperare i soldi». «A ciascuno di noi», spiega Alessio atterrato ieri a Venezia e arrivato a casa solo nel pomeriggio, «è stata data una diversa spiegazione, nessun comunicato ufficiale. Chi dava la colpa allo sciopero, chi al maltempo, ma la cosa peggiore è stata l’albergo a due stelle con la nostra bimba. Ci pioveva dentro, era pieno di ruggine. Questo motel sembrava un’azienda abbandonata dove continuavano ad arrivare poveri disperati che EasyJet aveva abbandonato in giro da giorni». Andrea e Sara sono arrivati a casa ieri alle 14 da Genova: «Avevo accettato un volo da Nizza», racconta il ragazzo «ma è stato annullato all’ultimo, così abbiamo dovuto prenotare un treno per Ventimiglia, poi per Genova. Abbiamo dormito a Genova e ieri abbiamo perso la giornata di lavoro, perché avevamo finito le ferie. Un macello vero e proprio, ma sarei tornato anche a piedi pur d arrivare a casa».
I precedenti. A inizio luglio odissea durata oltre 24 ore per i passeggeri del volo EasyJet 3316 in partenza da Marsiglia per tornare a Venezia. L’aeromobile doveva partire alle 9.20 del mattino di venerdì ed essere a Tessera poco più di un’ora dopo. Ma è arrivato solo all’ora di pranzo di sabato e c’è chi ha perso un matrimonio in centro storico. Ad aprile i passeggeri del volo Volotea V71221 da Palermo per Venezia, sarebbero dovuti partire dal capoluogo regionale alle 21.38 di venerdì ma a Tessera sono arrivati solo alle 6 del giorno successivo per l’ora di colazione della vigilia di Pasqua. Nell’uovo la sorpresa della compagnia aerea Volotea, che li ha fatti atterrare a Bergamo, e portati a Venezia in pullman. Il 22 giugno un volo di Volotea diretto a Mikonos è partito in ritardo per un guasto tecnico e rientrato al Marco Polo dopo mezzora dal decollo. Un elenco che potrebbe continuare a lungo. —
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