«Vogliamo garanzie sui servizi offerti dal centro Rodari»

Il centro Rodari di Favaro
Il centro Rodari di Favaro
 
FAVARO.
Tra i problemi discussi venerdì pomeriggio a Favaro dai genitori dei ragazzi che frequentano il centro diurno psicoriabilitativo Rodari e dagli stessi utenti, c'è lo sdoppiamento della struttura e pure la questione relativa al responsabile, il dottor Luigi Busetto. Posto che il Dipartimento di Salute mentale sarà riorganizzato, famigliari e pazienti vogliono sapere come e in che modo. Per questo in una lettera che sarà formalizzata nei prossimi giorni appare anche la richiesta di un incontro con il primario di Psichiatria, Fabrizio Ramacciotti. La Rodari verrà divisa in due: al piano terra rimarrà il centro diurno, in un'ala adeguatamente ristrutturata verrà aperto il Csm. L'attuale sede del Csm di via Miranese diverrà sede dell'équipe Mestre Sud attualmente operante a Marghera e nella stessa sede verrà creato un centro diurno destinato ad assistere al massimo 50 utenti. I genitori hanno sollevato anche un'ulteriore criticità relativa alla sede di via Miranese, piccola per ospitare i ragazzi. Si è parlato anche di Busetto: «Il primario ha espresso parere negativo sul suo operato - spiegano i famigliari dei pazienti - il timore è che venga messo da parte». (m.a.)

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