Vogalonga, Venezia invasa dalle barche per l’edizione numero 40

Ottomila vogatori e 2100 natanti, iscrizioni da tutto il mondo. Si parte alle 9 di mattina, ci saranno anche i Dragon boat
Barche a remi veneziane e pi? moderni cayak si intrecciano lungo il rio di Cannaregio, ultima tappa del percorso della 37?edizione della Vogalonga prima dell'arrivo in Canal Grande, stamattina 12 giugno 2011: la maratona remiera, con oltre 2000 imbarcazioni e 4000 equipaggi, si snoda per 32 chilometri lungo la laguna veneziana con arrivo nel Canal Grande. ANSA/ANDREA MEROLA
Barche a remi veneziane e pi? moderni cayak si intrecciano lungo il rio di Cannaregio, ultima tappa del percorso della 37?edizione della Vogalonga prima dell'arrivo in Canal Grande, stamattina 12 giugno 2011: la maratona remiera, con oltre 2000 imbarcazioni e 4000 equipaggi, si snoda per 32 chilometri lungo la laguna veneziana con arrivo nel Canal Grande. ANSA/ANDREA MEROLA

Domani è il giorno del quarantennale della Vogalonga e l’“invasione straniera” non è mai stata così apprezzata dai veneziani. Quella che prende il via alle 9, infatti, è una maratona remiera da record per il numero delle imbarcazioni (2.100) e dei vogatori (oltre 8.000) e di questi, quelli che vengono da tutte le altre parti del mondo sono di più dei partecipanti italiani.

Ma il “turista del remo” viene in città per prendere parte ad un’iniziativa non agonistica che viene ad essere tutta a vantaggio di Venezia. Ne combatte il rumore assordante dei motori con il silenzioso frusciare dei remi. Dalle 8.30 tutte le imbarcazioni cominciano a raggrupparsi nel Canale della Giudecca, un po’ indietro rispetto alla Punta della Dogana. Presente ai nastri di partenza ogni tipo di barca a remi, dalle più tradizionali alle più stravaganti, dalle più agili alle più possenti.

Ecco dunque alla partenza un numero esagerato di kayak, preferiti soprattutto dagli stranieri, i dragon boat, le iole, le vipere, le gondole, i sandoli, le caorline, le peate, le mascarete e i pupparini. Anche quest’anno, naturalmente, non mancano le barche rappresentative delle società remiere veneziane: la disdotona della Querini, la quatordesona della voga veneta Mestre, la dodesona della Bucintoro e la diesona della Settemari. Sono presenti anche rappresentative delle università di Oxford e Cambridge, oltre a una folta delegazione di giovani laureati cinesi a bordo dei due dragon boat dell’università di Ca’ Foscari. Le età dei vogatori sono delle più varie, fino agli 81 anni di Ernesto Lugobon del sestiere di Castello.

Alle 9 il colpo di cannone dall’isola di San Giorgio dà il via e tutte le imbarcazioni, a partire dalle più veloci del canottaggio in prima fila con le più lente dietro, si dirigono verso Sant’Elena. Lo storico percorso dei 30 chilometri poi toccherà le Vignole, Sant’Erasmo, Burano, Mazzorbo, Murano e il rientro a Venezia lungo il rio di Cannaregio e quindi, attraverso il Canal Grande, fino alla Punta della Dogana.

Lungo il percorso sono allestiti dei punti di ristoro, mentre un’iniziativa particolare riguarda l’ingresso nel rio di Cannaregio con il passaggio sotto l’arco principale del Ponte dei Tre Archi. Qui sono posizionate delle boe per fare in modo che i vogatori procedano in ordine, onde evitare il formarsi di ingorghi che nell’edizione di due anni fa costituirono un vero e proprio incubo.

All’arrivo, festa per tutti con la consegna a coloro che hanno completato il percorso di un diploma di partecipazione e di una medaglia ricordo. Ma conta soprattutto la conclusione, in una calda e bella giornata di giugno, di una di quelle avventure che si scriveranno sulle pagine di una delle più amate e seguite tra le tradizioni veneziane del remo.

Nata come idea nel 1974 dopo una regata su mascarete fatta da un gruppo di amici, la Vogalonga venne riconosciuta come tale il 26 gennaio del 1975 e vide la sua prima edizione l’8 maggio di quell’anno.

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