Visite invalidità, chiude l’ufficio Inps a Dolo: protestano i cittadini

Dopo la sede di Mirano serrande abbassate anche per il riferimento della Riviera del Brenta. I malumori dei familiari: «Grossi disagi, parliamo di persone con capacità motorie quasi nulle»

Alessandro Abbadir
Proteste delle persone disabili per la chiusura dell’ufficio Inps di Dolo
Proteste delle persone disabili per la chiusura dell’ufficio Inps di Dolo

Chiude l’ufficio per le visite necessarie ad attribuire l’invalidità civile a Dolo: il servizio sarà trasferito con la fine del mese in via Don Tosatto a Mestre. Il servizio è in capo all’Inps e si serve del personale sanitario dell’Usl 3. Si tratta di casi che riguardano l’attribuzione di invalidità civile e nei casi più gravi anche delle indennità di accompagnamento.

Da settembre tutte le visite fatte dalle commissioni valutatrici per assegnare l’invalidità civile saranno effettuate negli uffici della sede dell’Usl 3 di via Don Tosatto a Mestre.

Non mancano i malumori e le proteste. «Ora dovremmo andare a fare visite a Mestre» sbottano alcuni pensionati «Dovremmo portare i nostri famigliari, alcuni con capacità motorie quasi nulle a Mestre, magari provenendo da Stra, Pianiga o Campagna Lupia per fare un esempio. Insomma Dolo, alla faccia del potenziamento, perde un altro servizio importante».

Malumori serpeggiano anche fra il personale. Un ufficio analogo era stato chiuso nel Miranese, anni fa.

I referenti aziendali sottolineano come si tratti di una riorganizzazione e centralizzazione dei servizi che è voluta da un piano nazionale dell’Inps e che in questo modo si razionalizzerà il personale e i tempi di attesa per la valutazione delle domande.

Tempi che dovrebbero passare da sei a una media di tre mesi.

Molte pratiche si stanno già sbrigando, si fa sapere, all’interno della sede mestrina. A Dolo si stanno esaurendo solo quelle in arretrato.

Tante pratiche di invalidità, si sottolinea da parte della direzione dell’ufficio, ormai si risolvono di fronte a situazioni evidenti, anche senza che le persone vengano visitate ma solo sulla base degli atti, ovvero su certificati medici prodotti.

Intanto però la notizia si è diffusa e qualche preoccupazione la chiusura dell’ufficio l’ha generata anche tra le istituzioni locali. Interviene infatti il sindaco di Dolo, Gianluigi Naletto. «Pur essendo» dice il primo cittadino della cittadina rivierasca «un processo che esula dalla volontà dell’Usl 3, sarà cura di questa amministrazione comunale vigilare sulle modalità per favorire l’accesso alle visite presso i nuovi ambulatori a Mestre, anche se già da oggi certe operazioni vengono eseguite digitalmente.

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