Violenza bestiale a caso: arrestati tre ragazzi

Un gruppetto praticava il "knockout game" scegliendo a caso una vittima inerme e massacrandola a pugni e calci
20081118-PONTEDERA (PISA)-SOI- GIOVANI: RAPPORTO; BULLISMO E' EMERGENZA, VITTIMA 1 SU 4. Tre ragazzi fotografati questa sera a Pontedera. Oltre un quarto dei bambini afferma di essere stato ripetutamente vittima di brutti scherzi (27,8%), a cui seguono le provocazioni e le prese in giro (26,6%) e le offese immotivate (25,6%). E' quanto rileva il rapporto Eurispes-Telefono Azzurro per quanto riguarda il bullismo...ANSA/FRANCO SILVI /DC
20081118-PONTEDERA (PISA)-SOI- GIOVANI: RAPPORTO; BULLISMO E' EMERGENZA, VITTIMA 1 SU 4. Tre ragazzi fotografati questa sera a Pontedera. Oltre un quarto dei bambini afferma di essere stato ripetutamente vittima di brutti scherzi (27,8%), a cui seguono le provocazioni e le prese in giro (26,6%) e le offese immotivate (25,6%). E' quanto rileva il rapporto Eurispes-Telefono Azzurro per quanto riguarda il bullismo...ANSA/FRANCO SILVI /DC
PORTOGRUARO. Purtroppo importiamo sempre mode idiote, c’è chi dice che è colpa dei social, chi dell’idiozia imperante. Come il “Knockout Game”, una moda americana che consiste nel scegliere un bersaglio, spesso inerme, che viene massacrato a suon di botte finchè cade a terra senza sensi. Ragazzi che in gruppo si fiondano sul malcapitato scelto a caso, che si ritrova all’ospedale dopo essere stato picchiato con violenza bestiale a pugni e calci, con l’uso di tirapugni in metallo capaci di sfondare mascelle.
 
I primi episodi registrati nella nostra provincia avevano destato sconcerto. Il 27 dicembre del 2012 un ragazzino minorenne che si trovava in piazza Castello a Portogruaro si era visto arrivare addosso, senza alcun motivo, un energumeno che l'aveva picchiato a pugni e schiaffi mandandolo all'ospedale per 10 giorni. Poi una triste sequela di altri episodi simili tra Veneto e Friuli. Ora i carabinieri sono risaliti agli autori, che sono adesso in mano alla magistratura.
 
I carabinieri della compagnia di Sacile, con la collaborazione dei colleghi della compagnia di Pordenone, nella mattinata di ieri hanno dato esecuzione ad ordinanza di applicazione di misure cautelari agli arresti domiciliari ed obbligo di dimora a carico di tre ragazzi ritenuti responsabili di concorso in lesioni personali aggravate, violenza privata e minaccia. si tratta di Roland Lika, 21enne residente in Fontanafredda (PN), con pregiudizi di polizia per porto abusivo di armi, nullafacente; Bekim Mulaj, 22enne, domiciliato ad Azzano Decimo (PN), con pregiudizi di polizia per rapina, porto abusivo di armi e lesioni personali, irregolare, nullafacente; Alexsander Zhava, 28enne, residente in Vigonovo di Fontanafredda (PN), cittadino italiano di origini albanesi, incensurato, operaio. 
 
L’origine delle indagini definitive risale al 24 febbraio scorso, quando, alle 2.30 circa nei pressi del locale pubblico “Bobe’s the Getaway” di Aviano, tre albanesi ed un rumeno di età compresa tra 22 e 28 anni – domiciliati rispettivamente a Pordenone, Maniago e Vajont – erano stati improvvisamente e brutalmente aggrediti, con violenza inaudita, da un gruppo di persone che senza motivo li colpiva al volto ed al corpo, utilizzando anche tirapugni metallici. 
Gli accertamenti posti in essere dai carabinieri di Aviano – sotto il coordinamento del sostituto procuratore della Repubblica, Monica Carraturo – venuti a conoscenza del fatto nel pomeriggio successivo, a seguito del ricovero delle vittime presso l’Ospedale di Pordenone, permettevano di acclarare – anche in virtù delle testimonianze raccolte tra gli avventori del locale ed avvalorate dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza – che si era trattato di un vero e proprio pestaggio, attuato con le modalità del “Knockout Game”, fenomeno brutale e violento in voga ed importato dagli Usa. 
Il “knock out game” prevede che la vittima venga avvicinata con una scusa e, senza alcuna motivazione e preavviso, colpita improvvisamente e senza motivo con un pugno, mentre un complice/i complici filmano la scena o, peggio ancora, contribuiscono a colpire il soggetto o i suoi accompagnatori. 
Esattamente questo era successo a Portogruaro e si è ripetuto ad Aviano: i tre soggetti sottoposti a misura cautelare, in concorso tra loro ed in totale assenza di motivi di contrasto con le persone offese, forse in condizioni di ubriachezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti, procuravano alle loro vittime diverse lesioni – contusioni mandibolari, trauma cranico, ematomi sulla fronte, al cuoio capelluto ed in zona occipitale – e, nel caso più grave, numerose fratture al volto con prognosi ricomprese tra 4 e 30 giorni. 
 
Secondo quanto ricostruito ad Aviano, Mulaj Bekim improvvisamente e senza alcun motivo colpiva al volto una delle vittime, facendola cadere a terra; all’arrivo di due soccorritori, si univano al picchiatore Lika Roland e Zhava Alexander, che scaraventavano a terra gli stessi, colpendoli ripetutamente con calci e pugni – anche mediante dei tirapugni metallici, con il chiaro intento di causare lesioni più pesanti – nonché trattenendoli per il collo per sferrare con maggior vigore testate al volto; alle reazioni dei malcapitati, distesi a terra, rispondevano con violenza ancora maggiore, colpendoli con altre testate, calci e pugni, ostentando forza e rabbia a torso nudo. 
Il Tribunale di Pordenone ha contestato i reati di lesioni personali aggravate da motivi abietti e futili – correlate al mero divertimento ed alla pratica del “Knockout Game”, con l’intento di affermare il proprio prestigio criminale all’interno del gruppo di appartenenza – violenza privata e minaccia. 
 
Le pendenze giudiziarie di Lika Roland e Mulaj Bekim confermano l’abitudine di aggredire terze persone immotivatamente con l’utilizzo di strumenti atti ad offendere come i tirapugni metallici (la cui ripetuta detenzione non può certamente considerarsi casuale): i due risultano autori di episodi delittuosi analoghi commessi tra dicembre 2012 ed luglio 2016 in ore notturne nei pressi di locali pubblici di Lignano Sabbiadoro, Portogruaro, Pordenone, Codognè, Sacile e Montereale Valcellina, fatti gravi da cui emerge l’incontenibile inclinazione a delinquere e, nel caso Bobe’s the Gateaway del 24 febbraio scorso, con il concorso di Zhava Alexsander: nel corso delle perquisizioni proprio nella sua disponibilità è stato rinvenuto un tirapugni metallico ed una katana con lama della lunghezza di cm.14, sottoposti a sequestro. 
 
Preziosi per l’identificazione degli indagati si sono rivelati la presenza ed il riconoscimento di tatuaggi sulla loro pelle e le immagini estrapolate dagli investigatori dai loro profili facebook per la comparazione. Per Lika e Mulaj il giudice ha disposto gli arresti domiciliari, Zhava dovrà obbligatoriamente dimorare nel comune di Fontanafredda con divieto di uscire dalle 21 alle 7. 
 

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