Violenza a Venezia: rissa a colpi di bastone tra gondolieri

Una discussione degenerata, coinvolte tre persone sotto gli occhi allibiti dei passeggeri. Interrotto il servizio di traghetto

VENEZIA. Botte da orbi al traghetto di San Tomà. Una rissa in piena regola con pugni, spintoni e colpi di bastone. Protagonisti tre gondolieri del traghetto, che davanti ai passeggeri alibiti se le sono date di santa ragione, urlando improperi. Nuovo caso di violenza che coinvolge la categoria di lavoratori più famosa nel mondo. L’episodio è accaduto qualche giorno fa allo stazio di San Tomà, uno dei più trafficati della città, che congiunge l’area di San Tomà-piazzale Roma con Santo Stefano e San Marco.

Due gondolieri, visibilmente alterati a detta dei testimoni presenti, hanno cominciato una discussione presto degenerata, coinvolgendo il terzo. Pugni e colpi di bastone, servizio interrotto. Sono stati gli stessi bancali del traghetto a inviare una relazione denuncia all’Ente Gondola e ad attivare la commissione di disciplina. Che nella riunione dell’altra sera ha deciso di aprire un procedimento a carico dei tre.

«Episodio grave, occorre intervenire subito con severità», si limitano a commentare all’Ente Gondola. I tre adesso sono stati convocati per essere ascoltati dall’organismo di disiciplina, che potrebbe decidere entro qualche giorno. Rischiano una sospensione della licenza. Tutto mentre i gondolieri che si danno da fare per rilanciare l’immagine della categoria sono nell’occhio del ciclone per un altro episodio imbarazzante. Il pestaggio attuato da un sostituto del traghetto del Giglio a carico di due turisti la sera del Redentore. «Sono stati loro a picchiarmi», avrebbe sostenuto il gondoliere ascoltato dalla commissione di disciplina. Smentito però dai testimoni, compresi alcuni suoi colleghi. Qui la commissione ha deciso di non intervenire. Non possono esser presi provvedimenti, infatti, nei riguardi di gondolieri che non abbaino la licenza comunale. Ed è il caso del sostituto accusato del pestaggio. Bisognerà anche attendere, hanno spiegato i commissari, l’esito della denuncia penale sporta dai due turisti contro il gondoliere, che la sera del Redentore aveva deciso di riportarli a riva nel bel mezzo dello spettacolo, arrivando alle mani quando i passeggeri si erano rifiutati di pagare il servizio reso soltanto a metà.

Nella riunione dell’altra sera infine è stato esaminato il caso di Gioia Boscolo, la prima gondoliera con licenza, figlia d’ate, in servizio al traghetto di San Tomà. Esposto attivato da un professionista veneziano che accusava la donna di non aver svolto il servizio di traghetto e di averlo fatto attendere. «Ero al cambio del turno», si è difesa la gondoliera. Che ha raccolto centinaia di firme di veneziani che testimoniano della sua attenzione nello svolgere il servizio.

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