Vinyls, lettera aperta a Vasco: "Poeta del rock, aiutaci!"
Da quattro mesi senza stipendio, da 11 giorni in sciopero della fame: ecco la lettera inviata dagli operai Vinyls al cantante ospite del Jammin'

La lettera (clicca per ingrandire)
VENEZIA. Hanno scritto a Vasco Rossi, super-ospite dell'Hieineken Jammin' Festiva, gli operai della Vinyls, stanchi di una vertenza che si trascina ormai da mesi e senza alcuna certezza sul loro futuro.
Ecco il testo della lettera inviata al cantante:
Caro Vasco,
Siamo dei lavoratori della Vinyls di Porto Marghera, ci piacerebbe raccontarti la nostra sofferente storia che viviamo tuttora, cioè l'angoscia di perdere il lavoro per un vuoto di futuro, magari ispirarti per una posesia musicale.
Abbiamo protestato in varie forme: su una fiaccola alta 176 metri per 60 giorni, sull' "isola delle pantegane" a San Giuliano, adesso stiamo attuando uno sciopero della fame da 11 giorni, tutto non per mortificarci ma per difendere la nostra dignità, il lavoro.
Siamo riusciti a incontrare anche il Papa, quando è venuto a Venezia.
I nostro colleghi sardi hanno occupato l'isola dell'Asinara per 460 giorni e incontrato il Presidente Napolitano.
Ne abbiamo fatte tante, ma le promesse del ministro Romani sono diventate come quei granelli di sabbia che si vedono nella pubblicità dell'Eni, perché da 4 mesi non percepiamo stipendio e siamo costretti lo stesso a garantire la sicurezza degli impiani e della comunità, se no ci precettano.
Fraterni saluti al miglior poeta rock italiano dagli operai Vinyls.
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