«Villa Pisani e il parco restano regolarmente aperti al pubblico»
STRA. «Dopo quello che è successo con l'incidente di domenica, che ha visto la caduta di una colonna del Settecento in Villa Pisani, è importante che siano aumentati ancora di più i livelli di sicurezza quando si compiono operazioni all'interno di patrimoni storici inestimabili, per evitare la possibilità che possano ripetersi. Ciò senza nulla togliere al fatto che una fatalità può sempre capitare e il lavoro dei volontari è sempre prezioso». A dirlo è Fabrizio Destro, referente di Legambiente della Riviera del Brenta.
L'associazione, oltre alla difesa di flora e fauna, nel suo statuto ha anche la difesa e la valorizzazione del patrimonio artico e culturale. Ecco perchè Destro si è sentito in dovere di intervenire dopo l’incidente di domenica scorsa, quando un trattore ha buttato giù una colonna del Portale costruito intorno alla metà del '700. Una colonna che alla sommità ha una decorazione dei Trionfi di circa 85 centimetri.
«Dopo l'incidente» spiega Daniele Ferrara, direttore del Polo museale veneto «
immediatamente sono iniziate le operazioni di messa in sicurezza del portale, verso l'esterno e verso l'interno della Villa. Si è provveduto a eseguire gli accertamenti necessari ai fini assicurativi. Il Museo nazionale di Villa Pisani è un luogo vivo, ma come ogni altro edificio pubblico con parco, la Villa Pisani è esposta all'incedere del tempo a cui facciamo fronte con continue e costanti indagini e azioni di restauro».
«L’operazione nell’ambito della quale si è purtroppo verificato questo incidente» dice Ferrara «è stata preceduta da numerosi sopralluoghi preparatori e dalla riunione di Coordinamento per la sicurezza, consci tuttavia che non esiste il rischio zero nelle azioni dell'uomo. Eventi negativi e imprevisti, come già fatto in altre circostanze, vengono affrontati con tutto il rigore e la cura opportuna richiesti. Rassicuriamo che l'accaduto non ha comportato conseguenze sulla fruibilità di Villa Pisani e della parte est del parco, labirinto compreso». —
A.Ab.
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