Villa Ancillotto a rischio crollo La storica dimora nel degrado

Fallito anche l’ultimo progetto per realizzare un hotel di lusso la struttura è ora di proprietà di alcune banche dopo  una lunga querelle giudiziaria
DE POLO - TOMMASELLA - SAN DONA’ - DEGRADO ALLA CHIESETTA ANCILLOTTO IN LOCALITA’ MUSSETTA
DE POLO - TOMMASELLA - SAN DONA’ - DEGRADO ALLA CHIESETTA ANCILLOTTO IN LOCALITA’ MUSSETTA

SAN DONà

Villa Ancillotto sempre più a rischio, l’antica magione della storica famiglia di San Donà, dopo le varie vicissitudini vissute in un secolo, rischia ora di crollare pezzo dopo pezzo. Era stata oggetto di un importante recupero edilizio nel territorio di San Donà, frazione di Mussetta, che avrebbe previsto nuove residenze di lusso e la cessione della Villa al Comune per farne un museo e un centro culturale. Un progetto ambizioso che avrebbe dato lustro anche al Comune con la cessione della Villa e scopo culturale. Villa Ancillotto, dimora di questa famiglia che diede i natali al conte Giannino, eroe dei cieli nella Grande Guerra, medaglia d’oro celebrato anche da d’Annunzio, è stata per un breve periodo ospedale militare e più volte a rischio per i bombardamenti. Si era salvata per miracolo dagli ordigni lanciati su San Donà. Decenni dopo fu acquistata dalla famiglia circense degli Orfei che ne fecero una struttura per accogliere gli animali, addirittura le tigri e i loro domatori che qui si allenavano in un’area apposita. Uno di loro morì sull’arena aggredito da una tigre che gli era sfuggita dal controllo. Una storia molto affascinante quella della Villa e dei terreni ai confini tra San Donà e Noventa.

Operazione che, ormai 10 anni fa, non fu portata a termine entrando successivamente in un discusso fallimento che mise una pietra tombale sulla brillante operazione immobiliare ancora oggi ritenuta di ampio respiro. Con l’ingresso delle banche tutto si è fermato, niente più ville e residenze di lusso e tanto meno il recupero della Villa che è diventata sempre più fatiscente. E oggi c’è la paura che possa subire danni irrimediabili se non ci saranno interventi di ristrutturazione.

Nell’ultimo lustro sono state lanciate varie proposte interessanti. Un lodge lussuoso a breve distanza dall’outlet, poi persino una casa d’asta di altissimo livello. C’era stato anche un interesse da parte della società Domus Brenta per realizzare un nuovo hotel. Ma tutto si è fermato, a maggior ragione adesso che tutta l’economia si è bloccata per l’emergenza coronavirus. —

G.Ca.

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