Vigilesse, no all’intimo osé Littizzetto scatenata in tivù

A “Che tempo che fa” la comica ironizza sul regolamento della Polizia municipale fra trucco vietato e calze d’obbligo. Agostini: «La disinformazione non ci scalfisce»

Le calze tinta neutra obbligatorie sia d’inverno che d’estate? «Così sembra che le vigilesse abbiano le gambe verniciate con il cappuccino». Vietata la biancheria intima osé? «Ma chi la vede? Neanche Rocco Siffredi che ha l’occhio allenato. I turisti cercano di non pagare un gelato 200 euro a Venezia, cosa gliene frega delle mutande della vigilessa? Sono i turisti che devono stare attenti a non restare in mutande». E il divieto di truccarsi, valido sia per le donne che per gli uomini? «Boy George non potrà mai fare il vigile a Venezia». Luciana Littizzetto a ruota libera domenica sera su “Che tempo che fa” (Rai 3) sul nuovo regolamento della polizia municipale di Venezia emanato nelle scorse settimane. Cinque minuti di monologo per prendere in giro alcune norme del regolamento che possono all’apparenza sembrare curiose ma, come spiega il comandante Marco Agostini, «Ognuna ha una ragione specifica». E al comandante, lo show della Littizzetto non è piaciuto un granché. Tanto che poche ore dopo la trasmissione condotta da Fabio Fazio, Agostini ha postato su Fb il video della comica torinese: «Luciana Littizzetto ha dedicato questo spezzone al nostro regolamento: la disinformazione colpisce ancora ma non ci scalfisce», ha commentato.

A scatenare le battute della Littizzetto, in particolare la norma che vieta l’intimo sexy. «Ma chi vede la biancheria? Le vigilesse hanno il camiciotto azzurro, non fanno mica le multe in mutande come in un film di Edwige Fenech o facendo la spaccata come Carmen Russo». «La Littizzetto sbaglia: le nostre vigilesse hanno la camicia bianca che è più trasparente, per cui non è carino che si veda l’intimo», spiega il comandante.

E poi l’articolo che proibisce il trucco, anche per i maschi. «Ma avete mai visto un vigile con il rossetto? E cosa pensare di un vigile che batte sul finestrino di un automobilista con uno smalto rouge-noir?», ha ironizzato la comica. Secca la replica di Agostini: «Abbiamo inserito questo punto perché una decina di anni fa c’era un vigile, ora in pensione, che si truccava». «La divisa va portata con decoro e ci sono anche questioni operative: ad esempio i capelli vanno raccolti per non costituire motivo di appiglio nelle colluttazioni. Grazie alla Littizzetto per la pubblicità che ci ha fatto. Quanto alle critiche, non sono un problema. Se solo ci avesse interpellato, le avremmo spiegato».

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