Via Turati chiede maggiore sicurezza
SAN DONA’. Un quartiere che chiede più attenzione. E’ quello di via Turati, alla periferia orientale della città. Una fetta di San Donà in cui abitano circa 7 mila persone, ma che deve fare i conti, a detta dei residenti, con una scarsa attenzione da parte del Comune. Nonostante in passato non siano mancate le segnalazioni, con tanto di petizione sottoscritta da 150 persone e interrogazioni in Consiglio. Dall’amministrazione, però, non sarebbe giunta alcuna risposta.
Molti i motivi di protesta. Ad iniziare dall’abbandono in cui versa il «filtro verde» creato per separare il quartiere dalle fabbriche di via Kennedy. L’area non sarebbe stata mai oggetto della necessaria manutenzione, tanto che da potenziale parco si è trasformata in una «selva» incolta, in cui proliferano ratti e bisce e con una trentina di pioppi, i cui rami, mai potati, minacciano da vicino le case. A tal punto che i residenti sono pronti a scrivere al Comune per annunciare che, in caso di caduta degli alberi per colpa di un temporale, sono pronti a chiedere i danni.
Ma non va meglio con i marciapiedi, in gran parte sconnessi. Di recente una donna con un bambino piccolo è scivolata, per fortuna senza gravi conseguenze. Perfino i giochi per i più piccoli sono in numero limitato. Portavoce degli abitanti si fa il segretario dello Sdi, Giuseppe Cestaro, anche lui residente nel quartiere. «Fa piacere vedere gli interventi fatti per abbellire il centro, ma lo stesso andrebbe fatto anche nei quartieri periferici - commenta Cestaro -. Serve un po’ più di attenzione per questa zona, che necessita di un intervento di riqualificazione. Andrebbe ripresa anche l’idea di aprirvi un ufficio postale decentrato».
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