Via libera al Pat Scorzè arriverà a 23mila residenti

Comincia l’iter per arrivare a approvare il progetto preliminare del Piano d’assetto del territorio (Pat) di Scorzè. Ieri la giunta provinciale ha dato il via libera alla procedura, che viaggerà a...

Comincia l’iter per arrivare a approvare il progetto preliminare del Piano d’assetto del territorio (Pat) di Scorzè. Ieri la giunta provinciale ha dato il via libera alla procedura, che viaggerà a braccetto grazie al lavoro in sinergia tra la stessa Ca’ Corner e il Comune.

Lo scorso anno la giunta aveva adottato le linee guida del documento, chiamato «La terra dell’acqua». «Una grande attenzione dovrà essere rivolta proprio a questa» fa presente il vice presidente della Provincia Mario Dalla Tor «perché in quest’area si coltivano prodotti agricoli di grande valore e tradizione, come il radicchio di Treviso».

Nei prossimi giorni, la giunta comunale incontrerà i cittadini di capoluogo e frazione per spiegare come sarà il futuro di Scorzè. Per il prossimo decennio, la giunta prevede una popolazione tra i 21 e i 23 mila al massimo, (oggi sono poco più di 19 mila ndr), grazie all’aumento degli stranieri, ma anche un incremento di circa 1.150 famiglie e altrettante abitazioni, con un nucleo medio intorno a 2,65 unità. Tra il 2022 e il 2025, le famiglie dovrebbero essere sopra le 9.300. Riguardo al centro, il Comune punterà alla riqualificazione delle vie principali, per dare un impulso al commercio. In quest’ottica si farà la torre da 21 metri. Inoltre si dovranno rafforzare e migliorare gli spazi pubblici di Peseggia, Gardigiano, Cappella e Rio San Martino.

Sull’ambiente Scorzè si propone di valorizzare gli itinerari turistici esistenti, tutelando il paesaggio urbano e sviluppando il corridoio ecologico del fiume Dese e l’oasi Todori. Uno degli aspetti su cui ci si dovrà confrontare sarà la viabilità; inutile dire che tutto ruoterà attorno al Passante ma pure al casello in costruzione al confine con il comune di Martellago, a cavallo del Dese, e che aprirà nel 2014. Per questo la giunta punta a ridurre il traffico nei centri e spostare fuori la circolazione. Così nasceranno la tangenziale sud di Scorzè, la bretella di via Bigolo, il potenziamento di via Boschi e il collegamento tra Rio San Martino e la Castellana. Poi ci sono le aree degradate e dismesse, che dovranno essere recuperate, così come le attività produttive. Infine, spazio al risparmio energetico e all’uso delle fonti rinnovabili.

Alessandro Ragazzo

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