Via della Seta, niente rotta su Venezia i colossi del mare vanno a Trieste

VENEZIA. A causa del limitato pescaggio del canale Malamocco-Marghera, dove solo ora sono iniziati i dragaggi, il porto di Venezia perde anche per il 2021 una delle rotte commerciali “dirette” della cosiddetta “Via della seta” di Ocean Alliance, che gestisce il maggior volume di traffico marittimo su grandi navi porta container, tra l’Europa e il Sudest Asiatico. Venezia dovrà quindi accontentarsi di navi più piccole (feeder) con ridotte capacità di carico, a differenza del vicino porto di Trieste che mantiene la linea “diretta”.
Il consorzio armatoriale Ocean Alliance – che raggruppa grandi compagnie come la francese Cma Cgm, la cinese Cosco, Evergreen e Orient Overseas – ha confermato che per il 2021 le partenze delle sue porta container, impiegate nei servizi di linea per l’Italia e il Centronord europeo, nei porti di Trieste, Genova e La Spezia.
Una brutta notizia per il porto di Venezia, che fino all’inizio dell’anno scorso contava su un regolare servizio “Shuttle” settimanale di navi porta container di medio tonnellaggio di Ocean Alleance nel terminal portuale di Vecon spa, società che fa capo al colosso di Singapore che gestisce a Genova il principale terminal container a Pra’ Voltri e la seconda banchina del porto. L’unica linea diretta sul mare Adriatico resta quella del porto di Trieste, con il servizio che collega l’Asia con il Mediterraneo e fa scalo, tra l’altro, a Shanghai, Singapore, Suez, Malta, Koper, Trieste e Rijeka.
Negli ultimi due anni la multinazionale Vecon-Psa ha lavorato per fare arrivare in laguna anche navi porta container di maggiore capacità (8.500 Teus), in modo da garantire l’unico servizio diretto della Ocean Alliance che scalava già a Venezia (sulal rotta del Pireo) con navi di minor capacità (6.500 Teus). Ma anche quest’ultima, dall’aprile scorso, non arriva più nel terminal di Porto Marghera per la soppressione del servizio “shuttle” Venezia-Pireo, a causa del ridotto pescaggio del canale Malamocco-Marghera, dove solo da poche settimane, dopo anni di attesa, sono iniziati i lavori di dragaggio dei fanghi. Troppo tardi per la linea diretta di Ocean Alliance che ora si limita ad aver un servizio di servizi “feeder” dal Prireo, con navi di piccole dimensione, da 50 a 500 Teus. Del resto Vecon, anche a causa delle conseguenze della pandemia sui traffici mercantili, a Venezia sta utilizzando la cassa integrazione. —
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