Via, commissione rinominata dopo otto mesi

Fermi finora una decina di progetti. Polemica sulla fermata del tram alla “Venus Venis”

Il sindaco metropolitano con un decreto ha finalmente nominato il nuovo comitato tecnico per la valutazione di impatto ambientale che era scaduto dall’agosto del 2016. A presiedere il comitato sarà ovviamente il dirigente delle Politiche ambientali, Massimo Gattolin assieme al reponsabile dell’ufficio metropolitano Via, il direttore dell’Arpav, un funzionario del Comune coinvolto e 11 componenti esperti. Tra questi ci sono solo due confermati: Pietro Paoli e Andrea Tramonte. I nuovi componenti sono tragli esperti fissi Roberta Patt, Mauro Miolo, Giuliano Bertoni, Valentina Bassan, Mauro Zane scelti tra i 46 curricula esaminati dopo la selezione pubblica. Altri esperti che su chiamata del presidente potranno intervenire in comitato sono Giorgio Barbato, Francesco Sorrentino, Antonio Colella, Anna Perini.

Una decina, alcuni prossimi alla scadenza dei termini, i progetti che la commissione Via deve esaminare al più presto. E tra questi spicca la torre “Venus Venis”, prevista a fianco della Nave de Vero, sulla Romea per la quale un parere potrebbe arrivare entro questa estate. Intanto fa discutere il fatto che le nuove osservazioni del Comune sul progetto, modificato, aprano all’ipotesi di prolungamento del tram fino alla Nave de Vero. Ipotesi che era stata proposta dalla stessa Blo Immobiliare al Comune per ridurre i problemi di viabilità indotti dalla torre in un’area già a rischio ingorghi. Ipotesi su cui prende posizione il Pd con la consigliera Monica Sambo e Maurizio Mandricardo del circolo Mobilità. «Noi non siamo contrari aprioristicamente». Ma per il Pd era più utile portare il tram a San Basilio, tratto già finanziato dallo Stato, fino all’aeroporto e all’ospedale dell’Angelo. Boraso viene attaccato: «Ma sappiamo che l’assessore preferisce non ascoltare i cittadini e le loro petizioni. Forse gli amministratori dei centri commerciali o i costruttori di nuove torri riescono a trovare più udienza e a folgorare sulla via di Marghera chi era convinto che il tram fosse solo che un bidone da sommergere con il letame». (m.ch.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia