Veritas, la campagna sulla raccolta differenziata parla bengalese

I testimonial sono sei cittadini del Bangladesh residenti a Mestre. L’obiettivo della campagna informativa è informare tutti i cittadini sulle corrette pratiche per rispettare l’ambiente

Mitia Chiarin
La presentazione dell'iniziativa (foto di Lorenzo Pòrcile)
La presentazione dell'iniziativa (foto di Lorenzo Pòrcile)

Veritas lancia una campagna informativa sulla raccolta differenziata coinvolgendo direttamente la comunità bengalese di Mestre e Venezia.

Mestre è seconda a livello nazionale dietro a Roma per il numero di famiglie di origine bengalese che vivono e lavorano qui. E occorre puntare sull'inclusione per far arrivare a tutti le informazioni su una corretta raccolta differenziata e la necessità di non abbandonare rifiuti.

Testimonial della campagna sono sei cittadini del Bangladesh residenti in città. Tre uomini e tre donne, tra cui Rithu Miah, giovane imprenditrice e influencer con milioni di visualizzazioni. Poi Anwar Jewel dell'associazione Venice Bangla School; la studentessa Yea Mossamat; Biplobi Sohala Akter, collaboratrice della Venice Bangla school; Hossan Ali, giocatore di cricket; l'imprenditore Hossain Sahadad.

La comunità bengalese è la prima coinvolta da Veritas, società che si occupa dei settori ambiente e idrico in tutta la provincia, in una vasta campagna di promozione della pratica della raccolta differenziata.

In provincia il 27 per cento di rifiuti non vengono correttamente differenziati e l'amministratore delegato di Veritas, Andrea Razzini, ha ricordato che la campagna intende informare quanti più cittadini sulle corrette pratiche per mantenere l'ambiente delle nostre città pulito ma che ci sono ancora oggi molti italiani che «non hanno ancora compreso bene la lingua nazionale e attuano comportamenti errati per quanto riguarda il conferimento corretto dei rifiuti».

Dalla comunità del Bangladesh un’ampia condivisione con il progetto. «Tanti pensano che le immondizie lasciate fuori dai cassonetti sono da imputare alla nostra comunità, ma non è così. E noi in questo modo ci impegniamo a fare informazione per tutti» spiega l'imprenditore Sahadad. Nei prossimi mesi saranno coinvolte anche altre comunità che vivono a Venezia e provincia.

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