«Veritas faccia rapporto sulla situazione di tutte le torri di sollevamento»

L’appello del gruppo Mira 2030 e della Federconsumatori dopo la caduta di calcinacci dalla numero 437 di Oriago



«Nell'area della Riviera del Brenta e del Miranese ci sono una ventina di torri piezometriche o di sollevamento, di fatto quasi una in ogni paese. Sono strutture che sono state costruite fra gli anni Sessanta e Settanta e necessitano di controlli continui. Chiediamo che Veritas faccia un rapporto preciso sullo stato delle loro manutenzioni e le condizioni di stabilità delle costruzioni».

A fare questa richiesta è Fabrizio Speronello del gruppo di tutela del territorio “Mira 2030”. Verifiche continue e un report dettagliato lo chiede anche Alfeo Babato, rerente di Federconsumatori di Dolo- Mirano. Le dimensioni delle torri piezometriche variano dai 10 ai 15 metri nel caso delle più piccole, ai 50- 60 metri nel caso ad esempio della torre dell'ex Mira Lanza, a servizio della rete idrica. La richiesta di controlli capillari arriva dopo la denuncia delle condizioni in cui versa la torre di sollevamento di Veritas 437 fatta dai residenti di via Caleselle ad Oriago di Mira. I residenti hanno denunciato come pezzi di cemento dalla torre si stiano staccando in continuazione e siano rimasti scoperti i ferri della struttura in cemento armato. La paura dei residenti anche in altri paesi è che queste strutture, possano cedere improvvisamente.

Veritas dal canto suo ha rassicurato che la situazione è completamente sotto controllo senza pericolo sia in via Caleselle che in altre zone della Riviera del Brenta e del Miranese e sono state fatte in continuazione perizie.

Proprio in via Caleselle è previsto per quell'impianto, il prossimo anno, un intervento ad hoc. Appare certo poi che negli ultimi anni di torri di sollevamento dell'acqua non ne sono state più costruite. Servivano appunto a sollevare l'acqua e creare pressione nelle condotte dell'acquedotto, un risultato che ora è ottenuto con il semplice utilizzo di potenti pompe. Federconsumatori del comprensorio sottolinea come sia diritto dei cittadini e degli utenti conoscere il reale stato di manutenzione di tutte le torri presenti nel comprensorio. «La bolletta che si paga» spiega Alfeo Babato «serve proprio alla gestione della rete e manutenzione degli impianti sarebbe opportuno fosse consegnato alla popolazione un report sullo stato delle strutture». —



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