Musei e biblioteche contro il gran caldo, i consigli agli anziani di Usl 3 e Comune di Venezia
Assistenza telefonica e più servizi per far fronte all’estate. I presidi: «Maturità bollente, servono i condizionatori»

Afa, umidità alle stelle, temperature bollenti: l’ondata di calore non demorde e Venezia è sempre più rovente. Per far fronte alla situazione, il Comune e l’Usl 3 hanno diffuso indicazioni e consigli per i cittadini, con particolare riguardo agli anziani, maggiormente esposti ai rischi delle temperature elevate, che persisteranno anche nei prossimi giorni.
I consigli
Stare almeno tre ore al fresco da amici, ma anche godendosi l'arte al fresco, frequentando le esposizioni della Fondazione Musei Civici e le Biblioteche comunali, quasi tutte climatizzate, i centri anziani o al limite i centri commerciali.
Sono alcuni dei consigli diffusi dal Comune e dall’azienda sanitaria, per sopravvivere al caldo torrido di questi giorni. Poi bere molto e mangiare tanta frutta, indossare indumenti leggeri e traspiranti, non dimenticarsi di assumere le terapie farmacologiche e, per chi soffre di ipertensione e cardiopatia, i medici raccomandano di evitare di alzarsi bruscamente.
Più servizi contro il caldo
L'amministrazione comunale ha potenziato i servizi sanitari e assistenziali per la cittadinanza. Ci sarà anche un'assistenza telefonica dedicata per consigliare i cittadini, anziani e non, su come difendersi dai rischi delle ondate di calore e fornire indicazioni sui servizi presenti nel territorio, oltre al consueto numero del Suem 118 e il numero verde regionale 800 535 535, attivo 24 ore su 24.
Come intervenire
In caso di malore dettato dal caldo, l’Usl consiglia di cercare di raffreddare la persona e di farla bere: niente, però, bevande ghiacciate, meglio acqua naturale a temperatura ambiente.
Farmacie e medici di base
Anche le farmacie sono in prima linea per supportare la popolazione durante l’ondata di caldo: sono stati già distribuiti nei punti vendita, ma anche negli studi medici e sedi comunali 10mila opuscoli con indicazioni e suggerimenti sui comportamenti da attuare, predisposti dalla protezione civile.
«Molte situazioni di disagio» precisa l'amministrazione comunale «possono essere comunque prevenute o ridotte tramite semplici accorgimenti: corretta alimentazione, adeguata idratazione, uso di fibre naturali come cotone e lino per l'abbigliamento, l'uscire di casa nelle ore meno calde della giornata, e sapendo a chi rivolgersi in caso di bisogno».
Scuole e asili
Le temperature roventi si fanno sentire anche nelle scuole superiori dove, in questi giorni, sono in corso i colloqui orali degli esami di Maturità. Luigi Zennaro, referente per la provincia di Venezia dell’Associazione nazionale dei presidi, lancia l’allarme: «I docenti delle commissioni lavorano sei, sette ore al giorno con oltre trenta gradi in aula, è inaccettabile.
Ormai tutti gli uffici pubblici sono climatizzati, ma nessuno pensa che il caldo sia un problema anche a scuola. Per chi ci lavora e per gli studenti, non solo i maturandi ma anche chi sta partecipando ai corsi di recupero, ad esempio».
Zennaro, che ha raccolto le lamentele dei colleghi e degli insegnanti, si rivolge direttamente alla Città Metropolitana, a cui spetta la competenza sugli istituti superiori: «Serve un piano estate anche per la scuola, non c’è più tempo».
A soffrire il caldo, però, non sono solo prof e studenti di licei e tecnici, ma anche gli educatori e i bambini degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, dove sono in corso i centri estivi. «Un problema che si ripresenta ogni anno», commenta Edina Kadic della Cgil Slc, «tenere i bambini piccoli nelle scuole con le temperature elevate che ci sono, può essere pericoloso per la salute».
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