Ventenne massacrato di botte in discoteca

Sangue e violenza alla discoteca Hollywood. Sabato notte, all’interno del locale, è scoppiata una rissa violentissima. Un ragazzo di 20 anni è stato assalito da un gruppo di coetanei che l’ha massacrato di botte colpendolo ripetutamente in pieno volto. Pugni sul naso, sulla testa: il ragazzo, che chiameremo Francesco, in un secondo si è ritrovato per terra ricoperto di sangue. Sul posto sono intervenuti carabinieri e ambulanza che hanno trasportato Francesco in ospedale dove gli sono stati applicati 7 punti di sutura al braccio. Tutto è avvenuto in pochi minuti.
Sabato, Francesco, che abita a Noale, decide di andare a ballare nella discoteca di Salzano insieme a degli amici. Entrano nel locale, sono circa le 2 di notte. Il gruppo si divide. Francesco è da solo, sta ballando in una delle sale. «Era la prima volta che andavo all’Hollywood», racconta, «mi stavo divertendo. A un certo punto un ragazzo si è avvicinato, mi ha detto qualcosa ma non ho capito nulla: la musica era molto alta. All’improvviso mi ha spinto e mi ha tirato un pugno sul naso. Sono caduto e appena ho provato a rialzarmi mi sono ritrovato circondato da altri 4 ragazzi. Mi è arrivato un altro pugno e ho iniziato a vedere bianco. Sono finito a terra, non capivo nulla, non so se ho ricevuto altri colpi». Francesco è a terra, perde sangue dal naso e dal braccio. Parecchio sangue, sulla pista si forma una chiazza. Nessun buttafuori ha assistito alla scena. E nessuno si ferma, Francesco è disteso ma intorno a lui la festa continua con ragazzi che continuano a ballare come se nulla fosse.
Poi, per fortuna, un giovane soccorre Francesco. Lo aiuta a rialzarsi e lo accompagna verso l’uscita. Qui Francesco racconta l’accaduto a un buttafuori che lo porta in una stanza per metterlo seduto e dargli un po’ d’acqua. Francesco è traumatizzato, perde sangue. Parte la chiamata a carabinieri e ambulanza che in pochi minuti sono davanti alla discoteca. Gli aggressori, nel frattempo, sono scappati. Francesco viene portato in ospedale, ha un grosso taglio sul braccio. «So di aver ricevuto pugni», racconta, «ho perso i sensi, non saprei cosa mi ha tagliato il braccio. Non so dire se sono caduto su un bicchiere rotto, uno scalino o se la ferita sia stata provocata da una lama». I medici chiudono la ferita con 7 punti di sutura. Francesco è sconvolto, parla con i carabinieri. Gli aggressori sarebbero soggetti noti alle forze dell’ordine, un gruppo di giovanissimi già protagonista di pestaggi e risse. «Avevo notato il gruppo di ragazzi», spiega il giovane, «stavano infastidendo anche altre persone. Si sono accaniti su di me senza nessun motivo, avrebbero potuto prendersela con chiunque altro». Nonostante i tagli e le botte, Francesco non ha sporto denuncia. Ha paura, teme che qualcuno degli aggressori possa cercarlo per fargliela pagare. —
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