Venezia, studenti fuorisede subaffittavano ai turisti su AirBnb

Il caso in un palazzo di Cannaregio. Scoperti per i rifiuti sempre fuori posto e il via vai di gente con i trolley. Già avvisato il Comune
Il ponte delle Guglie
Il ponte delle Guglie
VENEZIA. Non da quel portone di casa mai chiuso. E nemmeno dal baccano dopo l’una di notte. Chi non è stato giovane, in fondo? Dalla spazzatura, piuttosto. Ecco da dove arriva il primo sospetto che in quella casa, affittata da studenti, ci abitasse qualcun altro. Perché mai gettare in continuazione i rifiuti nei bidoni sbagliati? Domanda senza risposta. Finché i mesi passano, quel primo piano comincia ad essere attraversato da trolley e gente sempre diversa.
 
Uno più uno: la casa è affittata, dagli stessi tre studenti in affitto. Possibile? Sì, Airbnb conferma con un annuncio dettagliato, con tanto di foto e mappa. Lo racconta Nicolò Mainardi, residente a Cannaregio (zona Guglie). Insieme alla moglie, abita in affitto all’interno di un condominio residenziale. La proprietaria è un’anziana signora, non si occupa in prima persona degli aspetti amministrativi. I suoi appartamenti sono a disposizione di chi, a Venezia, ci resta a vivere.
 
A settembre 2017, la casa al primo piano rimane sfitta, nessuno sembra interessato. Si fanno vivi tre studenti universitari fuori sede. Studiano in città, cercano un posto dove dormire. Inizia una convivenza con gli altri residenti tra alti e bassi, senza grossi dissapori.
 
«Sì» ammette Mainardi « Sono stato anch’io giovane. Dopo qualche richiamo, ci siamo capiti e non abbiamo avuto più problemi». Ciò di cui non si capacitava, però, era la spazzatura sistemata male ogni mattina. Si sa, Venezia ha un sistema di raccolta particolare. Dentro quel palazzo di Cannaregio, ci sono tre bidoni dell’immondizia: residuo, carta e plastica. «Tutte le mattina» continua Mainardi «trovavo bottiglie di birra al posto della carta, e altri rifiuti nei posti sbagliati. Mi sono detto: strano che si sbaglino così».
 
È lo scorso inverno, e che qualcosa non quadri si capisce dal secondo indizio. I trolley cominciano ad attraversare sempre più frequentemente, durante i weekend, quel primo piano. «Sono andato sul sito di Airbnb, e ho trovato la casa in affitto».
 
La foto è inequivocabile: è proprio l’edificio di Cannaregio. Prezzo per notte? 40-50 euro. Casa in subaffitto, quindi. E fin dai primi mesi dell’anno. E adesso? L’amministratore è stato avvisato.
 
Il contratto di affitto è a nome della madre di uno dei tre ragazzi. «Non ne sapeva nulla, dava la colpa a qualche amico del figlio. In realtà» dice Mainardi «uno degli annunci su Airbnb era a firma di una delle madri dei ragazzi».
 
Una leggerezza o uno scambio di identità? Ai tre ragazzi, nel frattempo, è stato intimato di lasciare la casa. Fino a ieri, però, c’erano ancora turisti ignari. La segnalazione sul portale di Ca’ Farsetti è arrivata ieri sera. “Non voglio fare il guastafeste» spiega Mainardi « Questa del subaffitto, addirittura da parte di studenti, mi sembra la nuova frontiera dello sfruttamento».
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