Venezia piange Lina Urban Padoan, custode delle tradizioni, dal Carnevale alla Sensa

La studiosa si è spenta all’età di 91 anni, la sera della Vigilia di Natale. I funerali saranno a inizio  2025 alla Madonna dell’Orto, a Cannaregio

Maria Ducoli
Lina Urban Padoan, durante un evento cittadino
Lina Urban Padoan, durante un evento cittadino

Ha amato la sua città, Venezia, fino alla fine, dedicando una vita intera al recupero delle tradizioni più antiche, dal Carnevale alla Regata Storica. Si è spenta a 91 anni, la sera della Vigilia di Natale, Lina Urban Padoan, residente alla Madonna dell’Orto. Nata il primo aprile del 1933, era figlia di un restauratore di dipinti, Ernesto Silvio, che le ha trasmesso fin dalla tenera età la passione per l’arte e la storia veneziana.

Passione a cui poi la donna avrebbe scelto di dedicare tutta la sua vita, formandosi alla scuola di Giuseppe Fiocco e di Rodolfo Pallucchini. Con quest’ultimo ha conseguito presso l’Università di Padova il perfezionamento scientifico in Storia dell’Arte Moderna, per poi indirizzarsi verso i pittori tiepoleschi e le antiche feste veneziane, oggi un argomento di grande attenzione ma all’epoca pressoché sconosciuto e battuto, per la prima volta, proprio da Padoan stessa. Dal Bucintoro alla festa della Sensa, fino alla figura di Francesco Morosini e alla sala dei banchetti di Palazzo Ducale, le pubblicazioni della studiosa raccontano la storia della città e delle sue origini, con l’obiettivo di preservarle e di farle proseguire nel tempo.

La studiosa da giovane
La studiosa da giovane

Nei primi anni ‘60, lavora per un periodo alla fototeca della Fondazione Giorgio Cini, poi nel 1962 sposa l’italianista Giorgio Padoan, docente universitario e vice rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Durante il quadriennio del Carnevale, dal 1980 al 1984, è stata consulente della Biennale Teatro, a fianco di Maurizio Scaparro, con l’idea di dare il proprio contributo per rigenerare la festa veneziana. Sempre in quest’ottica, fonda la Compagnia della calza “I nuovi cortesi”, con cui avrebbe portato nei campi del centro storico diverse rappresentazioni teatrali durante il Carnevale.

Dove c’era un grande evento per la città, Lina Urban era presente. Spesso non solo in veste di consulente, ma anche in televisione in qualità di esperta della materia. Sempre attiva anche all’Università Popolare e all’Ateneo Veneto finché, circa 13 anni fa, ha iniziato ad ammalarsi e si è ritirata, continuando a seguire in televisione i momenti più importanti per la città. «Era una persona molto generosa» la ricorda la figlia Laura, «si dava molto agli amici e alla famiglia, si faceva in quattro per tutti. E amava la sua città». I funerali, ancora da fissare, saranno presumibilmente con l’inizio del nuovo anno, alla chiesa della Madonna dell’Orto.

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