Venezia, Homer e Hulk senza permessi: “mascarer” finisce a processo

Nel mirino numerosi manufatti in cartapesta dei personaggi di cartoon e film. L’artigiano veneziano li avrebbe realizzati contraffacendo i disegni originali

VENEZIA. Homer Simpson con la sua strampalata famiglia gialla, Shrek e la principessa Fiona, Lupin, Hulk e molti altri finiscono... in tribunale. Ieri mattina gli scatoloni con le maschere dei personaggi più in voga dei cartoon e film fantastici di ieri e di oggi erano accatastati fuori dall’aula dove si stava celebrando il processo a carico di Maurizio Celestino, artigiano di 45 anni che realizza maschere in cartapesca, vere e proprie opere d’arte.

L’uomo è accusato di aver realizzato quelle maschere violando l’articolo 473 del codice penale sulla “Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni”. Ovvero di aver riprodotto le fattezze dei personaggi dei cartoon e dei film senza tenere conto che quegli stessi personaggi sono protetti da diritti d’autore e disegni depositati. Accusa aggravata dal fatto di aver commesso il reato, secondo la Procura, in modo sistematico.

I fatti risalgono al giugno del 2011 quando gli agenti si erano presentati da Celestino, al tempo titolare della bottega “Oltreconfine” in calle larga dei Bari, zona San Giacomo dell’Orio, e avevano proceduto al sequestro delle maschere in cartapesta e degli stampi in gesso necessari per realizzare il prodotto finale.

Lunghissimo l’elenco dei personaggi su cui erano stati posti i sigilli, così come riportato nel capo d’imputazione: Spongebob, Homer, Marge, Lisa, Burt e Meggie della serie The Simpsons, Batman e The Jocker, Shrek e Fiona, Lupin III e Jigen, Hulk, Goldrake, Spiderman, Goblin, La Cosa, Capitan America, Dare Devil, Thor, Wolverine, Jack Sparrow e altri protagonisti del film d’animazione The Nightmare Before Christmas.

Tutti personaggi, questi, di proprietà rispettivamente di Matt Groening, Marvel, Warner Bros Entertainment, DreamWorks Animation e TMS Entertainment. Nel procedimento si è costituita parte civile la società che in Italia tutela l’immagine del cartone animato Lupin III. Nel corso dell’udienza di ieri è stato sentito un perito in relazione alla riproduzione della maschera di Shrek che ha di fatto alleggerito le accuse mosse all’artigiano dalla Procura. Già citati anche i periti per valutare la riproduzione degli altri personaggi.

La difesa dell’artigiano 45enne, rappresentata dall’avvocato Raffaele Pennino, è determinata a demolire punto su punto l’accusa di aver realizzato le maschere contraffacendo i disegni originali. Una battaglia, quella per arrivare all’assoluzione del mascarer, che però rischia di essere cancellata dalla spugna della prescrizione, tenuto conto del molto tempo passato dai fatti contestati. L’artigiano nel frattempo è stato costretto a chiudere la bottega, continuando a stare nel settore come libero professionista. —


 

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