Venezia, gestione dei flussi nel weekend: ipotesi transenne e sensi unici

Se ne parlerà durante il Cosp: la settimana scorsa non sono mancati malori, code e polemiche

Giacomo Costa, Maria Ducoli

Dopo un weekend di fuoco, la città si prepara ad uno altrettanto rovente. Non solo per le temperature, certo in risalita, ma per il ponte del 25 aprile, che dovrebbe essere altrettanto partecipato di quello pasquale.

E allora ecco che spunta il solito problema ben noto alla città: la gestione dei grandi flussi turistici, tra trasporti, sicurezza e vivibilità di una città che non smette di essere tale.

Spuntano anche le ipotesi di transenne e sensi unici per regolare la grande mole di turisti che dovrebbe arrivare in centro storico, sulla lunga scia dell’esperienza - molto apprezzata anche dai cittadini - del Carnevale, quando erano state installate sul ponte di Rialto, sulla Salizada San Grisostomo e ai Santi Apostoli, tutte zone che, con i grandi flussi di quei giorni, rischiavano di essere congestionate.

La gestione dei flussi

Non solo Pasqua, ma anche il 25 aprile e il 1 maggio: secondo le rilevazioni di Bwh Hotels Italia & Malta, Venezia registra oltre il 70% di occupazione media.

Non solo, visti i due ponti ravvicinati, molti hanno deciso di unire le due pause, trasformandole in una settimana di vacanza per potersi godere al meglio Venezia. Numeri importanti, che richiedono sforzi in termini di sicurezza e gestione dei flussi, anche per il servizio di trasporto pubblico locale che, lo scorso weekend ha raddoppiato alcune corse.

Le celebrazioni

L’organizzazione delle prossime ricorrenze - sotto ogni punto di vista - sarà oggi sul tavolo di Ca’ Corner, dove è previsto un comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza. «Faremo il punto delle iniziative in vista del 25 aprile», conferma il prefetto Darco Pellos, «Sarà una celebrazione, non una festa, dato il momento di lutto nazionale in seguito alla morte di Papa Francesco, dovremo quindi fare in modo di far convivere questo periodo di cordoglio con il ricordo della Liberazione, che resta un patrimonio culturale italiano».

Significa sobrietà, ma anche attenzione alle possibili problematiche per il sovraffollamento, anche se la prefettura si dice fiduciosa: «Difficilmente le città turistiche italiane, nel prossimo fine settimana, potranno registrare afflussi superiori a quelli visti nella domenica di Pasqua».

I soccorsi

Lo scorso sabato, alcune persone si sono sentite male nella calca di San Grisostomo. Era l’ora di punta e, come sempre nei fine settimana, la calca bloccava il passaggio.

La scena ha suscitato le solite domande tra i residenti: cosa succederebbe, se in un momento di pienone, qualcuno avesse bisogno dei soccorsi? In che modo medici e paramedici riuscirebbero ad arrivare dalla persona che si sta sentendo male? Domande che non sempre trovano risposta, soprattutto quando si hanno davanti le immagini delle calle intasate.

Il ticket d’accesso

Per cercare di gestire al meglio i flussi turistici, anche il prossimo fine settimana, così come in questi giorni, è in vigore il contributo d’accesso, dal costo di 10 euro (se non si è prenotato in precedenza).

Martedì, si sono registrati 15.002 pagamenti, di cui 7.119 a 5 euro e 7.906 a 10. Ben 52.461 gli esenti, la maggior parte pernottanti negli alberghi, e 10.722 le verifiche effettuate sui Qr-code da parte del personale. Controlli che hanno portato, solo martedì, a circa 40 multe.

«Da venerdì» spiega l’assessore al Bilancio Michele Zuin, «abbiamo staccato oltre 150 verbali. Il nostro approccio è stato prima di tutto informativo, perché non tutti i visitatori erano a piena conoscenza dei meccanismi del contributo, tuttavia c’è sempre chi cerca di fare il furbetto e in questi casi scatta il verbale».

Soddisfatto l’assessore comunale con delega al Turismo, Simone Venturini: «Siamo sereni, la macchina del ticket è operante e in questi giorni non ci sono stati problemi, il sistema funziona» commenta.

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