Venezia, cantieri anti marea in corso: 30 milioni per difendere la città sotto i 110 cm
In corso o conclusi numerosi cantieri tra Cannaregio, Sant’Elena, San Marco e riva Sette Martiri grazie ai fondi della Legge Speciale. L’assessore Zaccariotto: «Servono nuovi finanziamenti per proseguire»

I cantieri a Venezia non finiscono mai. Soprattutto se si parla di difesa dalla marea. Perché se è vero che il Mose ha bloccato le acque alte superiori al 110 cm, il costante innalzarsi dei livelli dei mari (3,5 millimetri l’anno per l’Adriatico) rende indispensabile mettere al sicuro la città al di sotto di quella quota.
Negli ultimi due anni, interventi diffusi per almeno 30 milioni di euro sono stati finanziati grazie ai fondi di Legge Speciale, sotto il coordinamento del Comune, per le rive cittadine. Alcuni sono conclusi, altri invece ancora in corso.
Tra questi, ad esempio, c’è il cantiere in rio di Cannaregio. Completata la parte principale dei lavori, il maxi cantiere da complessivi undici milioni di euro ha ricevuto due perizie di variante per allargare l’intervento. Grazie ai soldi risparmiati dai ribassi d’asta, infatti, si è potuto intervenire nel lato nord del canale con la realizzazione di un cordolo di cemento. Saranno rifatte anche le rive del rio di Cannaregio nel tratto compreso tra il ponte delle Guglie e il Canal Grande. «In questo caso», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Francesca Zaccariotto, «i lavori saranno conclusi entro la fine dell’anno».
Per novembre invece è attesa la fine dei lavori in riva Sette Martiri (sei milioni di euro in totale). Dopo aver concluso il rifacimento della riva danneggiata dall’acqua alta del 12 novembre 2019, è ancora in corso l’intervento per la risistemazione della pavimentazione, che riguarderà non solo il tratto in porfido ma anche la porzione in masegni che va verso i caseggiati. Il tutto, grazie ad un avanzo di cantiere da 400 mila euro, del tutto inaspettato e legato a ribassi d’asta e ottimizzazione dei lavori in corso.
Già concluso, invece, il restauro e consolidamento delle fondamenta del Soccorso e della Riva degli Armeni, due luoghi simbolici della città, che necessitavano di lavori urgenti. L’intervento prevedeva la messa in sicurezza, il consolidamento e il restauro delle sponde, della riva monumentale e della pavimentazione della fondamenta.
L’investimento complessivo era di 600 mila euro, destinato a restituire decoro, sicurezza e piena funzionalità a un’area di grande pregio urbano e paesaggistico. L’intervento seguiva quello già realizzato nel 2023 in riva Contarini, dove l’amministrazione era intervenuta con urgenza a seguito di un grave cedimento strutturale.
Iniziati già da un mese, poi, i lavori nei primi 100 metri della riva di Sant’Elena. Grazie ad un finanziamento da oltre un milione di euro, ne mancano altri 150 metri: i lavori saranno conclusi anche in questo caso ad autunno inoltrato. In parallelo, si procede anche in un altro punto di Cannaregio.
«Sono iniziati i lavori per i sottoservizi e il consolidamento del ponte in rio dei Mendicanti», aggiunge l’assessore Zaccariotto, «nel complesso l’intervento ammonta a 2,4 milioni di euro. Si è lavorato anche nel tratto di fondamenta che va dall’ingresso dell’ospedale all’ingresso del Pronto Soccorso, ora dovremo coordinarci con l’ospedale per completare gli altri 170 metri mancanti, che comprenderanno il ponte della cavana e il rifacimento del muro dell’ospedale, che dovrà essere rifatto e modificato in modo tale da abbattere le barriere architettoniche».
Sullo sfondo, infine, resta l’intervento di sistemazione della pavimentazione a San Marco. Mentre oggi si lavora alla base delle due colonne in piazzetta, a breve si riprenderà nell’area sotto il museo Correr. «Il nostro impegno a completare le difese contro le maree complementari al Mose è costante», dice l’assessore Zaccariotto, «ma per mettere in cantiere altri progetti è indispensabile il rifinanziamento della Legge Speciale». —
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