Venditori a domicilio «Trecento anziani raggirati da gennaio»

Un’anziana di 86 anni convinta a firmare un contratto senza che la donna si rendesse conto di aver aderito al cambio della propria fornitura di gas. La figlia che visiona la documentazione e si...
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXNon rispondete a questa Email perchè generata automaticamente e non prevede risposta.Per problemi di lettura o per informazioni chiamare il n.° 041 5074611 .Grazie.La segreteria.XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX - Carlo Garofolini
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Un’anziana di 86 anni convinta a firmare un contratto senza che la donna si rendesse conto di aver aderito al cambio della propria fornitura di gas. La figlia che visiona la documentazione e si accorge che era stato stipulato a tutti gli effetti un nuovo contratto luce e gas. L’anziana che scoppia a piangere, sentendosi raggirata e inadeguata. È successo, denuncia Adico (associazione di difesa dei consumatori) lunedì scorso. Ma è soltanto l’ultimo episodio che coinvolge anziani vittime della grande capacità affabulatoria di addetti alla vendita di contratti porta a porta.


«Più di trecento persone, da inizio anno» denuncia Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, hanno avuto problemi con la propria fornitura di luce e gas, nel territorio di Mestre. Di questi, uno su cinque (il 22% in più dell’anno scorso) è stato raggirato dai venditori porta a porta di contratti di fornitura, ritrovandosi con un contratto non richiesto, o per il quale non aveva dato alcun consenso. «Una situazione preoccupante» continua Garofolini «le cui vittime sono quasi sempre ultraottantenni, che hanno firmato ingenuamente dei documenti senza averne capito i contenuti».


È la conseguenza più immediata di un mercato in cui la competitività sfiora i limiti del selvaggio, in vista della liberalizzazione nel settore energia, che avverrà il 1 luglio 2019.


A tutela degli utenti, Adico richiede l’intervento dell’Autorità garante dell’energia, affinché emani il prima possibile dei provvedimenti a protezione dei consumatori. Nel frattempo, raccomanda agli stessi di adottare utili precauzioni contro i raggiri: se non si ha intenzione di cambiare il fornitore, non aprire la porta ai venditori o, qualora la si apra, non fornire alcun dato personale né relativo all’attuale fornitura; prima della firma di qualsiasi documento, leggere bene il contratto ed eventualmente ricontattare il venditore. Una rassicurazione, infine, che permette di fare retromarcia qualora si firmi e poi ci penta: sono previsti 14 giorni (10 lavorativi) per recedere dal contratto.


Giulia Roncato


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