Vendemmia in ritardo per grandine e siccità Il via solo a fine mese

SAN DONÀ
Vendemmia in ritardo di almeno una decina di giorni, a causa della siccità di luglio. Produzione azzerata nelle zone del Portogruarese colpite dalle grandinate di maggio. Mentre nel Sandonatese alcuni produttori debbono fare i conti con la flavescenza dorata che sta colpendo le viti. Con l’arrivo di agosto, nelle campagne del Veneto Orientale è tempo di prime indicazioni in vista della vendemmia che scatterà verso fine mese. Quest’anno la raccolta delle prime uve potrebbe però farsi attendere. Si parla di un ritardo di una decina di giorni per la siccità di luglio.
«Attualmente siamo nella fase di invaiatura del pinot grigio», spiega Orazio Franchi, tecnico di Coldiretti, «si tratta della fase della maturazione del grappolo in corrispondenza della quale avviene il viraggio di colore, con un ritardo di almeno dieci giorni giustificato dalla siccità».
In ogni caso, la maggior parte dei vigneti può godere di impianti di irrigazione artificiale e molto sta facendo il Consorzio di bonifica Veneto Orientale nel potenziamento delle opere idrauliche per garantire un’irrigazione sempre più omogenea.
«L’inizio della vendemmia si preannuncia in ritardo rispetto all’andamento che ha caratterizzato gli ultimi anni, con una previsione di produzione non troppo abbondante nelle quantità», proseguono da Coldiretti. Sarà da capire come potranno incidere nel ridurre il ritardo accumulato le precipitazioni registrate negli ultimi giorni. Temporali che però comportano il rischio di grandinate.
«A pagare lo scotto della violenta grandinata di maggio», rilevano i tecnici della Coldiretti, «sono le aziende situate nella fascia che va da Portogruaro a Cinto, che dovranno attendere il 2022 per una nuova produzione, quella del 2021 è del tutto compromessa».
Un altro problema da non trascurare è la flavescenza dorata, malattia riscontrata tra i vigneti del Sandonatese, ma che sta iniziando a diffondersi in tutto il Veneto Orientale. Complice un insetto, una cicalina, che funge da vettore del virus. «La flavescenza è un problema annoso», conclude il sandonatese Andrea Colla, presidente provinciale di Coldiretti, «colpisce le varietà di prosecco, sauvignon, chardonnay e pinot grigio, creando danni a lungo termine. La Regione tramite il servizio fitosanitario ha reso obbligatori i trattamenti preventivi per bloccare la malattia. Le aziende non sottovalutino il problema». —
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