A Chioggia donazioni di sangue in calo, Avis ad Actv: «Date i permessi»

L’appello di Cappon: «I lavoratori del trasporto pubblico sono il 20% dei soci, troppe disdette in questo periodo». La replica: «Noi rispettiamo la legge»

Elisabetta B. Anzoletti
Donazioni di sangue in calo a Chioggia
Donazioni di sangue in calo a Chioggia

 

Calo di donazioni in estate, l’Avis chiede ad Actv di non negare i permessi che vengono richiesti dai lavoratori dato che il 20% dei soci locali lavora nell’azienda del trasporto veneziana. Una polemica che era già sorta lo scorso anno.

Actv risponde di rispettare quanto prevede la legge in materia. Il calo delle donazioni nel periodo estivo è una tendenza che si verifica ormai da diversi anni e che crea difficoltà a tutti gli ospedali.

Calano le donazioni, ma di contro aumentano le richieste perché d’estate accadono molti più incidenti stradali e più traumi da attività all'aperto. Anche la sezione locale quindi torna a lanciare un doppio appello: ai donatori per non “dimenticarsi” di donare prima di partire per le vacanze e ai giovani perché entrino nell’associazione. «Essere altruisti può salvare una vita», ricorda il presidente di Avis Chioggia, Nevio Boscolo Cappon, «Lo sanno bene i soci Avis che con il loro impegno offrono un supporto fondamentale al sistema trasfusionale del paese, riconoscendo il valore della cura e della vita di numerosi pazienti bisognosi di sangue e di plasma. Il calo delle donazioni nel periodo estivo è purtroppo una tendenza riscontrata da diversi anni.

Noi andiamo in vacanza, ma le patologie nei pazienti non fanno altrettanto. La nostra provincia sta registrando nei primi sei mesi dell’anno un calo di donazioni del 9%, che significa 1.900 sacche in meno». Partendo da queste considerazioni, Cappon lancia un nuovo appello alle donazioni.

«Chiedo ai nostri soci chioggiotti», spiega il presidente, «di recarsi al centro trasfusionale per una donazione di sangue o plasma prima di partire per le meritate ferie. Donare richiede pochi minuti, ma può significare una speranza concreta per chi è in attesa di cure.

Il 20% dei nostri soci è dipendente Actv e notiamo che in questo periodo estivo arrivano tantissime disdette da parte dei donatori dipendenti perché non viene concesso il permesso alla donazione. Auspico che Avis Venezia cominci a interessarsi del motivo delle disdette e la dirigenza aziendale ci aiuti nel concedere i permessi».

Actv spiega che non ci sono problemi nel concedere i permessi che rispettano la regola condivisa. «Rivolgo anche un appello particolare ai giovani», spiega Boscolo Cappon, «ancora poco presenti, ma fondamentali per garantire il ricambio generazionale tra i donatori. E’ importante non aspettare di essere toccati da un’esperienza personale per capire quanto sia prezioso questo gesto».

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