Velocar di Campalto, annullate 5 multe

CAMPALTO
Sembrava un’azione destinata al fallimento, invece per gli automobilisti pizzicati dal beffardo velocar di via Orlanda lunedì s’è materializzata una buona notizia: cinque ricorsi contro le sanzioni prese a Campalto sono stati ritenuti fondati e quindi accolti da uno dei tre giudici di pace chiamati a dirimere la questione. Gli altri due giudici, che hanno in mano un’altra parte di ricorsi, si sono riservati di decidere, con lo scopo di effettuare degli approfondimenti: se ne riparlerà a maggio o giugno.
Intanto, però, cinque sanzioni sono state cancellate e ai diretti interessati verranno anche restituiti i due punti della patente tolti per l’infrazione. «Siamo molto soddisfatti – spiegano gli avvocati Gianmaria Daminato e Nicola Pavan che, assieme al legale Carlo Stradiotto, sono stati i primi a presentare i ricorsi, a inizio dicembre – Però siamo solo all’inizio. Noi abbiamo una trentina di ricorsi da discutere e credo che ne abbia altrettanti il mio collega Stradiotto. Adesso attendiamo di vedere cosa decideranno gli altri due giudici e se ci sarà uniformità di giudizio».
Quelli di lunedì sono stati i primi 15 ricorsi contro il velocar discussi in tribunale, ma sono centinaia quelli presentati dagli automobilisti tramite vari studi legali e associazioni dei consumatori. «Naturalmente la decisione presa da uno dei tre Giudici ci dà molta fiducia – continua Daminato – anche se, ripeto, non è detto poi che vi sia uniformità di giudizio. La motivazione del pronunciamento con il quale sono state annullate cinque multe non è ancora nota. Credo che abbia influito la documentazione fotografica che abbiamo presentato negli ultimi giorni e che attesta come il Comune abbia fatto marcia indietro, avanzando nuovamente quella linea bianca che è stata la causa di tutto. Quelli pizzicati dal velocar sono quasi tutti automobilisti che hanno oltrepassato, magari di qualche centimetro, quella linea che era stata eccessivamente arretrata rispetto alla posizione del semaforo».
Lo studio legale Daminato-Pavan nel ricorso ha sostenuto l’uso improprio del velocar. Anzitutto «perché i nostri clienti non hanno oltrepassato il semaforo con il rosso, hanno solo superato la linea di arresto e il velocar dovrebbe servire per rilevare o l’eccesso di velocità o il superamento dell’intersezione con il semaforo rosso. Inoltre via Orlanda è una strada interquartierale e questi strumenti fissi possono essere applicati solo su autostrade o su strade extraurbane principali».
Ora, naturalmente, si cercherà di capire l’esito degli altri ricorsi che affollano in massa il tavolo dei giudici di pace. La notizia giunta lunedì, però, regala una speranza a quanti si sono opposti alla multa e il velocar rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol per il Comune. Lo strumento - che tra l’altro ha fatto scatenare le proteste di intere categorie, come quella degli autisti Actv e dei tassisti colti in fragrante mentre andavano in aeroporto - è stato installato ancora lo scorso 27 settembre. Ai primi di novembre si è deciso di piazzare sempre allo stesso semaforo un secondo velocar. Le proteste sono scattate già da ottobre mentre a dicembre sono partiti i primi ricorsi.
Gianluca Codognato
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