Utenze non pagate Acqua e gas a rischio nel condominio

Marghera: seimila euro di debiti, dodici famiglie infuriate L’ex amministratore non chiarisce: pronto un esposto

MARGHERA. Più di seimila euro di debiti e il forte rischio di vedersi tagliare da un momento all’altro (come peraltro già minacciato per due volte) le utenze di acqua e gas e di restare senza ascensore interno minacciano la vita sicura di alcune famiglie, tra le quali anziani e non autosufficienti di Marghera.

I soldi stanziati per le normali spese condominiali risultano già utilizzati, ma nessuno sa come, a parte l’ex amministratore, sostituito a novembre, dal quale i condòmini non riescono però ad avere ricevute, spiegazioni e nemmeno un semplice incontro.

E i condòmini cominciano a perdere la pazienza.

La situazione di forte disagio si è venuta a creare nell’ultimo anno all’interno del condominio San Marco di via Casati 18 a Marghera: dodici appartamenti suddivisi in sei piani, abitati per la maggioranza da famiglie di anziani anche non autosufficienti.

«Da controlli effettuati nell’ultimo anno», spiega a nome dei condòmini Vincenzo Triscino, «il nostro ex amministratore risulta non aver pagato fornitori per circa seimila euro. Inoltre, nonostante le nostre richieste, non ha ancora restituito la documentazione: analizzandola e verificandola sarebbe possibile stabilire l’ammontare complessivo di quanto manca dal conto corrente condominiale».

Tra i fornitori non pagati figura Veritas che, con bollette scadute da oltre sei mesi, per due volte ha minacciato il distacco dell’acqua all’intero condominio, mentre la ditta incaricata della manutenzione dell’ascensore avanza oltre duemila euro: è a rischio l’utilizzo sicuro dello stesso.

«A cominciare da settembre abbiamo chiesto varie volte spiegazioni all’ex amministratore», continua Triscino, «che all’inizio ci aveva rassicurati, dicendo che i pagamenti erano stati effettuati e si trattava solo di disguidi con i fornitori. Poi, dopo richieste di riunioni e incontri negati, gli abbiamo chiesto informazioni per iscritto a mezzo fax, sempre senza ottenere alcun riscontro».

A novembre l’assemblea autoconvocata ha revocato la nomina, ma nemmeno il nuovo amministratore, nonostante ripetuti tentativi, è riuscito ad avere spiegazioni chiare sulla situazione dei mancati pagamenti.

«Abbiamo dovuto pagare nuovamente per somme già versate nel conto condominiale», conclude Triscino, «ma ora, se non ci saranno soddisfacenti riscontri, presenteremo un esposto in Procura».

Massimo Tonizzo

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