Usura e droga, due testimoni accusano Buonanno e Pacifico

eraclea
Si è parlato di droga, ieri, al processo in aula bunker al “clan dei casalesi di Eraclea”. L’attenzione dei pm Baccaglini e Terzo puntata – questa volta – sul ruolo di Antonio Pacifico, accusato dalla Procura di essere uno degli uomini di punta del gruppo guidato da Raffaele Buonanno e Luciano Donadio e di aver gestito per proprio conto un costante traffico di droga, per molti anni.
Protagonista della giornata al banco dei testimoni, Luigi Criscuolo, spacciatore pentito per “ripicca” – arrestato, la moglie non avrebbe ricevuto da Pacifico i soldi e l’aiuto promesso – che ha raccontato di aver acquistato per anni droga dal napoletano. Un teste, ieri, meno loquace rispetto ad altri. Tanto da aver snobbato la convocazione per l’udienza precedente. Perché non è venuto, chiede la pm Baccaglini? «Mi sono dimenticato, avevo altre cose in testa: la mia famiglia non sta bene». «L’avevano chiamata il giorno prima: ha la memoria così corta?», insiste la pm. «Mi è sfuggito», dice laconico. Criscuolo racconta che dopo l’arresto per droga nel 2009 «l’avvocato me l’hanno messo loro, Pacifico e Francesco Verde (coimputato nel processo, ndr) poi l’ho cambiato e ho deciso di dire tutta la verità. Avevano promesso di aiutare la mia famiglia, ma mi hanno abbandonato». Perché non si fidava? «Quando è venuto la seconda volta ha detto che dovevo pagarlo io, ma io soldi non ne avevo e così ho deciso di dire tutto (....) quando mia moglie è andata a chiedere aiuto, Pacifico l’ha minacciata».
Il teste racconta del viaggio a Napoli, quando su disposizione di Pacifico acquistò mezzo chilo di cocaina. Su altri viaggi contestati dalla Procura – «Io andavo solo a ritirare la droga» – le difese hanno replicato. L’avvocato Serpico ha contestato la mancanza di riscontri: le intercettazioni dove si parla di “cappotti”, dice, sarebbero relative a lavori edili, che Pacifico aveva anche al sud.
L’imprenditore Alfonso Adige ha raccontato prestiti con tassi da usura – il 10% al mese, 120 % l’anno – che era stato costretto a chiedere in periodi di difficoltà a Donadio e Buonanno. Dal carcere è intervenuto Buonanno: «Adige non mi ha dato mai neanche un euro, non ho mai ucciso nessuno, neanche una formica e picchiato nessuno». La Procura, da parte sua, è certa di avere in mano le prove delle numerose usure contestate alla coppia Buonanno-Donadio. —
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