Usl 3, quasi 130 milioni per gli ospedali, niente per il Pronto soccorso di Mestre

MESTRE. Pioggia di milioni di euro sulla sanità veneziana: 127 milioni e 650 mila euro per l’Usl 3 Serenissima. Altri 24 milioni per quella del Veneto Orientale. Lo prevede il programma di opere negli ospedali approvato dalla giunta Zaia. Venezia centro storico fa la parte del leone con 61 milioni per gli interventi all’ospedale Civile di Venezia. Poi ci sono le opere, attese, a Dolo, Mirano, Chioggia. Altri 24 milioni vanno agli ospedali di San Donà di Piave e Portogruaro, sotto l’Azienda numero 4.
Dal Ben gioisce
«Viene dato con questa delibera un altro segnale della vitalità del sistema della sanità del Veneto. Dentro questo sistema, capace di guardare in prospettiva, l’Usl 3 Serenissima ha presentato numerose e importanti progettualità per le proprie strutture, progettualità riconosciute come valide, e per questo finanziate ampiamente. Gli interventi a cui la Regione Veneto ha dato il via libera riguardano strutture di ognuno dei tre Distretti: è evidente l'attenzione che hanno ricevuto le strutture di Dolo e Mirano, e parimenti va sottolineata l’attenzione riservata all'Ospedale Civile di Venezia, da anni al centro di un continuo e significativo lavoro di riqualificazione e di rilancio», dice, soddisfatto, il direttore generale Giuseppe Dal Ben.
E il Pronto soccorso?
Nessun finanziamento per il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale di Mestre, il già ribattezzato “Angelino”. Una urgenza per l’hub provinciale di Mestre che ha un presidio piccolo e sovraffollato. Dalla Usl 3 Serenissima chiariscono subito che il progetto non è stato ancora presentato all’esame della Regione e quindi è fuori dalla partita dei fondi Cipe: «Il nuovo pronto soccorso è tutta altra partita che cammina su percorsi diversi».
Dubbiosi e convinti
«Visto che la programmazione vale fino al 2029 non si capisce come verrà finanziato il nuovo pronto soccorso di Mestre. Se non arriveranno certezze, sarà l’ennesima mazzata per la sanità veneziana e, tra l’altro, metà dei soldi che arrivano al Veneziano servono per la conservazione di strutture nella città storica. Nuovi investimenti sanitari non li vedo», dice il segretario generale della Funzione pubblica Cgil Daniele Giordano. «Vero che non c’è il nuovo pronto soccorso di Mestre, (necessario, perché quell’ospedale, bellissimo, è nato piccolo ed è poco funzionale) ma sono convinto che i soldi arriveranno con una diversa partita», dice Giovanni Leoni, presidente dell’Ordine dei medici, e portavoce del sindacato Cimo Veneto, «ho imparato a conoscere, e apprezzare, il lavoro del direttore generale e so che centrerà l’obiettivo. A Venezia il padiglione Jona è stato terminato in tempi record; è quasi ultimato il rinnovamento radicale del Gaggia. Ora il blocco Servizi. Positivi sono i lavori a Chioggia e Adria e nel Veneto orientale: i cantieri a Portogruaro sono a beneficio dei dipendenti».
Allargamento concluso
All’Angelo ci si ingegna ed è stato allargato ancora l’attuale Pronto soccorso: l'area dell'accoglienza è stata riorganizzata con il triage avanzato; la area dei codici verdi è un open space in cui gli utenti stanno nelle aree più esterne e gli operatori sanitari si muovono tra i pazienti;la zona rossa è un vasto locale in cui il medico occupa la posizione centrale, per un più completo controllo sui pazienti; la Osservazione Breve Intensiva è tornata alla sua collocazione definitiva, occupando anche la parte di ampliamento sopra il “cavedio”. Modificati gli ambulatori.
Fondi nel dettaglio
Ecco nel dettaglio i fondi alla Usl 3 Serenissima. Per l’ospedale Civile di Venezia, con 61 milioni, arrivano fondi per il restauro e consolidamento degli edifici monumentali del complesso di Santi Giovanni e Paolo di Venezia con la ristrutturazione del padiglione Mendicanti, della palazzina Servizi e del blocco Emergenze; e ancora della Scuola Grande di San Marco con il padiglione San Domenico e il San Francesco. Prevista anche la realizzazione di nuovi magazzini. Si aggiungono 42 milioni e 650 mila euro di opere all’ospedale di Dolo con l’adeguamento sismico e normativo dell’ospedale e la realizzazione della sopraelevazione del nuovo Pronto soccorso. La seconda fase di lavori prevede, invece, la realizzazione del nuovo volume e la demolizione del monoblocco Sud. Venti milioni di investimenti vanno a Mirano con l’adeguamento sismico e antincendio dell’ospedale e la realizzazione del nuovo padiglione Materno-Infantile. Quattro milioni di euro a Chioggia con il completamente delle opere di adeguamento sismico e antincendio, opere di riqualificazione energetica, e miglioramenti dei corpi di fabbrica. —
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