Uno sciame di 60 mila api invade il centro della città

Si erano stabilite in via Battisti sopra la filiale di Banca Intesa San Paolo Sono state fatte “sloggiare” dall’apicoltore Montagner e dai vigili del fuoco 
DE POLO - TOMMASELLA - SAN DONA - INTERVENTO DEI VVFF E DELLAPICULTORE DE PIERI PER RIMOZIONE DI ALVEARE DI API SU UNA FINESTRA DELL INTESA SAN PAOLO
DE POLO - TOMMASELLA - SAN DONA - INTERVENTO DEI VVFF E DELLAPICULTORE DE PIERI PER RIMOZIONE DI ALVEARE DI API SU UNA FINESTRA DELL INTESA SAN PAOLO



Invasione di api, presa di mira via Battisti dove gli insetti sono sciamati per l’ennesima volta. Gli sciami, anche da 50 o addirittura 60 mila api, sono tornati a invadere il centro di San Donà dopo che già erano stati segnalati in piazza Indipendenza e piazzetta Trevisan e in varie altre zone del centro città. Mai come quest’anno le api hanno formato alveari sulle piante, poi sotto i cornicioni, anche in spiaggia tra i lettini, come è accaduto a Jesolo la settimana scorsa. Gli apicoltori ritengono che il motivo sia stato il maltempo dei mesi scorsi che ha impedito agli insetti di muoversi liberamente per formare nuove colonie come sono solite fare in primavera.

Ora con il sole e il caldo improvvisi dopo settimane e settimane di pioggia, anche le api, e non solo i turisti, si sono date una mossa tutte assieme e concentrate in queste settimane. L’ultimo intervento dell’apicoltore Giancarlo Montagner, in via Battisti a San Donà nei giorni scorsi, è stato molto impressionante e coreografico, anche perché la gente aveva paura che le api potessero disperdersi e concentrarsi addosso a qualche passante ignaro della loro presenza. È successo in pieno centro a San Donà in via Cesare Battisti, esattamente sopra la Banca Intesa San Paolo. Alle api evidentemente piace la città. Lo sciame era molto vasto, con più di 60 mila api. Da giorni passava da un albero all’altro di via Battisti per poi depositarsi sotto la Banca Intesa, dove è stato necessario fissare una casetta per consentire di catturarle in sicurezza.

«Il recupero è stato effettuato assieme ai vigili del fuoco», spiega l’apicoltore di Caposile Giancarlo Montagner, «che ringrazio per il continuo servizio di aiuto e supporto che fanno in questi recuperi dove la sicurezza per l’apicoltore e per le nostre amiche api sono essenziali. E ringrazio anche l’Ottica Fotografica per le foto che sono importanti per documentare questi recuperi. Il consiglio è sempre di non farsi cogliere dal panico e cercare di mettersi al riparo dallo sciame chiamando immediatamente i vigili del fuoco o un apicoltore. Le api sono nostre amiche, seguono quello che prevede la natura e sono fondamentali per l’ecosistema e la nostra vita che non potrebbe continuare senza di loro e l’impollinazione di fiori e piante. Non vanno uccise», conclude, «anche se possono essere pericolose». Sciami di api sono stati segnalati anche a Jesolo e sulle spiagge, sempre con la necessità di chiamare i vigili del fuoco e apicoltori per il recupero. —



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