Una serata con lo Spritz Letterario

MESTRE. “Shakespeare in Spritz” al padiglione Cassandra di Forte Marghera. Mercoledì sera, l’attore ed autore Andrea Pennacchi insieme al musicista Giorgio Gobbo ha intrattenuto 200 ragazzi del collettivo “Spritz letterario” da anni attivo al liceo scientifico Morin di Mestre e guidato dalla professoressa Mariagrazia Bonato: è il Bivacco letterario, la serata con cui tradizionalmente il collettivo chiude le attività dell’anno scolastico. L’iniziativa ha visto come ospite anche Gianfranco Bettin assessore comunale, in veste di scrittore.
Per l’occasione è stato intervistato dal giornalista Maurizio Dianese e dai ragazzi dello “Spritz”.
I liceali, che hanno portato al Forte anche i loro amici dando vita a una serata animata e fresca, hanno potuto assistere a due momenti culturali tra riflessione e spettacolo. La serata è partita con Bettin che ha letto il suo racconto che fa parte della raccolta “Lavoro vivo”, pubblicato da Allegre in collaborazione con la Fiom e che comprende anche scritti di Carlo Lucarelli, Giuseppe Ciarallo, Maria Rosa Cutrufelli, Angelo Ferracuti, Marcello Fois, Milena Magnani, Giampiero Rigosi, Stefano Tassinari e Massimo Vaggi.
Il racconto dello scrittore, sociologo e ambientalista naturalmente non poteva che essere legato alla sua Marghera. I ragazzi, preoccupati da quello che leggono sui giornali e che sentono dire tutti i giorni, hanno espresso le loro ansie per il futuro rapporto con il lavoro. Hanno anche chiesto all’uomo di cultura e all’assessore se ci sarà un futuro per Porto Marghera e una fine della contrapposizione tra il lavoro e il rispetto per l’ambiente e la salute.
Bettin ha indicato nel recente accordo di programma per le bonifiche la chiave di volta che potrà portare un’idea di sviluppo ecocompatibile che dia spazio alla tecnologia e alla cultura, risarcendo finalmente Marghera e il resto del territorio per l’alto prezzo pagato a causa dell’inquinamento dovuto all’industria.
Hanno contribuito a rendere spettacolare questo momento due avatar diciasettenni di Bettin e di Dianese.
Per alleggerire la tensione dell’argomento sono arrivati l’attore Andrea Pennacchi e il musicista Sergio Gobbo con lo spettacolo che per l’occasione è stato intitolato “Shakespeare in Spritz” ma che in realtà rappresenta una rivisitazione di “Quel veneto di Shakespeare”. Il testo parte da una divertente suggestione che pone la seguente domanda: «E se Shakespeare fosse stato veneto? Anzi se fosse stato originario proprio di Marghera?».
«Gli studiosi» ha detto l’attore « non si sono soffermati abbastanza su una questione singolare: cinque drammi shakespeariani sono ambientati nel Veneto. Forse questo significa che il nostro drammaturgo aveva visitato il Veneto, o che addirittura era veneto».
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