Una palla da rugby sulla bara per l’ultimo saluto a Pedrocco

Un pallone ovale da rugby posato sulla bara, gesto affettuoso dai vecchi compagni di tante battaglie. Ultimo saluto anche dal mondo dello sport a Filippo Pedrocco «Pippo», storico dell’arte scomparso...

Un pallone ovale da rugby posato sulla bara, gesto affettuoso dai vecchi compagni di tante battaglie. Ultimo saluto anche dal mondo dello sport a Filippo Pedrocco «Pippo», storico dell’arte scomparso qualche giorno fa a 63 anni dopo una lunga malattia. Chiesa di Santa Maria Elisabetta troppo piccola per contenere i tanti che hanno voluto dargli l’ultimo saluto. Il mondo della Cultura e i vertici delle istituzioni cittadine, ma anche i suoi colleghi di lavoro dell’assessorato alla Cultura. C’erano tutti, tanto che Ca’ Rezzonico, il museo che aveva rilanciato con tanta professionalità e tanta passione, è rimasto chiuso per lutto. L’assessore Tiziana Agostini, con fascia tricolore, ha tracciato un ricordo di Pedrocco, ricordandone la grande figura di stuDioso e curatore per tanti anni del Museo del Settecento. Una figura che molti rimpiaNgono. Pedrocco non era soltanto un grandissimo esperto di arte veneziana del Settecento, allievo prediletto di Terisio Pignatti. Ma anche una persona di grande ironia, in buoni rapporti con tutti, sempre pronto alla battuta. Lo incontravi di sera a Cannaregio, con il suo immancabile sigaro, e le sue frecciate allusive e leggere non potevano passare inosservate.

Grande commozione e applausi alla funzione di ieri. La salma di Pippo Pedrocco è stata poi trasportata a San Michele per essere cremata. le sue ceneri saranno conservate al cimitero del Lido.(a.v.)

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