Una lunga notte di attesa per l’arrivo dell’acqua alta

CHIOGGIA. Una giornata con le dita incrociate. Così la città ha trascorso la domenica, con un orecchio teso ad ascoltare le previsioni del tempo e un altro a sentire il rumore del vento. Il livello di marea, infatti, dipendeva da questi due fattori e, alla fine, il responso era talmente incerto, sul filo di quei 130 centimetri che rappresentano la salvezza, da non lasciare spazio ad alcuna previsione certa. Chi ci legge avrà saputo solo stanotte com'è andata a finire. Il gioco a rimpiattino tra preoccupazione e speranza era cominciato la mattina di sabato, quando le previsioni del Centro maree avevano segnalato, per la notte tra domenica e lunedì, all'una e trenta, un picco di marea di 140 centimetri (codice rosso), risultato di una previsione di 130 centimetri a Venezia e dell'innalzamento, dovuto al vento di bora, che si sarebbe presumibilmente verificato a Chioggia. Un livello al quale l'intervento del baby Mose sarebbe stato inutile, dato che le paratie sul Canal Vena riescono ad “tenere”, al massimo, un livello di 130 centimetri.
Immediato l'allarme della protezione civile che ha invitato tutti i residenti del centro storico a mettere al sicuro le merci e gli oggetti deperibili situati ai piani bassi, a posizionare le paratie sulle porte e a trasferire le automobili nei parcheggi comunali (Isola dell'Unione, Borgo San Giovanni, Saloni, ecc.), che sarebbero stati gratuiti per l'evenienza, e dove l'alta marea non sarebbe arrivata. Intanto, sui social network, si scatenava anche la gara alle previsioni, con chi vedeva, nell'evolversi della situazione meteo, caute possibilità di ottimismo e chi, invece, incitava a non far cadere l'attenzione. Domenica mattina, con qualche sprazzo di timido sole e una pioggia rarefatta e intermittente, sembrava che le paure peggiori potessero essere accantonate, soprattutto perché quella che veniva data in diminuzione era la velocità del vento da 19 (domenica) a 13 (lunedì) chilometri l'ora. Alla mattina le previsioni del Centro maree ipotizzavano, per Chioggia, la notte seguente, un livello massimo di 135 centimetri, ma alle 14.30 una nuova previsione prometteva 130 centimetri (codice arancio) a Venezia per le 2 della notte a seguire. Un dato che, ancora una volta, rimandava alla velocità del vento di bora che poteva (o meno) aggiungere quei 10 centimetri fatali per Chioggia. Incertezza fino all'ultimo, quindi, pur con tutte le contromisure possibili messe in atto.
Diego Degan
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia