UNA FOTO UNA STORIA / Tre giovani curatori in cerca di artisti / FOTO

Due britannici e una francese ospiti della fondazione Sandretto Re Rebaudengo, sono in città per allestire mostre d’arte

di Silvia Zanardi

VENEZIA. Rosaline, Alec ed Emeline hanno avuto una grande opportunità. E il fatto che siano arrivati dall'estero per esplorare l'Italia attraverso i suoi orizzonti artistici contemporanei, darà soddisfazione e futuro ad alcuni (e fortunati) artisti veneti emergenti. La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha scelto loro, infatti, per la settima edizione di “Residenze per giovani curatori”, il progetto che premia i professionisti del domani per valorizzare gli artisti di oggi. Rosalie Doubal, 29 anni, e Alec Steadman, 30, arrivano dal Regno Unito, mentre Emeline Vincent, 30 anni, è francese. Alle spalle hanno già importanti esperienze nella ricerca, nella critica d'arte e nell'ambito curatoriale e due di loro, Rosalie e Alec, hanno visitato per la prima volta Venezia nei giorni scorsi. I tre giovani selezionati dalla fondazione torinese hanno alloggiato in laguna dal 7 marzo fino a ieri, accompagnati dal padovano Stefano Collicelli Cagol che, dopo la laurea a Ca' Foscari in Conservazione dei beni culturali, oggi frequenta un dottorato al Royal College of Art di Londra. Per i tre curatori stranieri, Stefano, coordinatore del progetto “Residenze” per la Fondazione Sandretto, ha organizzato incontri con artisti del territorio e visite agli spazi di S.a.L.E. Dock (in un incontro con Marco Baravalle e Valeria Mancinelli), alla Fondazione Bevilacqua La Masa e agli atelier dei suoi artisti, a Palazzo Grassi, alla Collezione Peggy Guggenheim, al magazzino di DNA project, all'Associazione E. Preparando il terreno al loro futuro professionale, Rosaline, Alec ed Emeline – che sono stati scelti da una rosa di candidati nominati dalle migliori scuole curatoriali del mondo e da importanti istituzioni europee – stanno esplorando il panorama contemporanea in Italia, diviso fra le proposte offerte dal pubblico e quelle sostenute dalle numerose fondazioni private. “Stiamo attraversando il paese dallo scorso gennaio e la residenza si concluderà l'otto maggio, con la mostra che i tre curatori allestiranno a Torino – spiega Stefano Collicelli – Saranno esposti i lavori di una ventina di artisti emergenti italiani, che grazie a questa occasione potranno farsi conoscere all'estero e mantenere i contatti per future opportunità”. “Prima di arrivare a Venezia, siamo stati a Genova, Torino, Milano, Bergamo, Rovereto, Bolzano, Firenze, Roma, e, lasciata la laguna, ci sposteremo a Napoli, Palermo e Catania”, aggiunge il coordinatore padovano. La Fondazione Sandretto, con questo progetto, porta qui un gruppo di giovani curatori stranieri per dare spazio e visibilità a un buon numero di artisti contemporanei, italiani o stranieri che operano in Italia. È un modo per gettare ponti fra le produzioni che nascono nel nostro paese e che possono riscontrare interesse anche all'estero, o trasformarsi in iniziative di lunga durata: “Partendo dalla mostra di Torino, che si terrà negli spazi della Fondazione, gli artisti selezionati guadagneranno contatti con istituzioni prestigiose, case editrici e importanti gallerie italiane – spiega ancora il padovano Collicelli – Da sette anni, la Re Rebaudengo promuove questa selezione perché la trova più efficace rispetto alle borse di studio per artisti italiani all'estero: in questo modo riesce a dare spazio a un maggior numero di proposte”. Il viaggio attraverso l'Italia di Rosalie Doubal, Alec Steadman ed Emeline Vincent si concluderà a breve per sfociare nella fase operativa, che inizierà con l'individuazione del filo conduttore per la collettiva torinese e la selezione degli artisti conosciuti in questi mesi, fra quali sono attesi anche i veneti. Lo scorso anno, la mostra “Sotto la strada, la spiaggia”, allestita al termine della sesta edizione del progetto, sono state esposte le opere del veronese Tomaso De Luca e di Nico Vascellari, originario di Vittorio Veneto.

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