Un torneo di volley per riconquistare la città
Venerdì e sabato il “Memorial Bardelle” in Campo San Giacomo dell’Orio. L’incognita maltempo

VENEZIA . Può un torneo di pallavolo animare gli spazi pubblici della città e trasferire i valori dello sport ai cittadini? È questa la sfida che si propone il “Memorial Francesca Bardelle”, tradizionale torneo internazionale San Giacomo dell’Orio, giunto ormai alla sua quarantaduesima edizione. La manifestazione di pallavolo femminile si terrà venerdì 15 e sabato 16 settembre, con il patrocinio del Cus Venezia, di Ca’ Farsetti e delle università Iuav e Ca’ Foscari. Dagli spalti che saranno allestiti in campo intorno al rettangolo di gioco, gli sportivi e i curiosi potranno assistere ai quattro scontri diretti (il venerdì le eliminatorie alle 17 e 19, il sabato le due finali alle 16.30 e 18.30) validi per aggiudicarsi la finale. Quattro le squadre partecipanti, tutte composte da giovani atlete: la slovena Calcit Volley; Bluvolley di Padova (serie C); Ormesani Volley Annia di Quarto d’Altino e il Cus Venezia (entrambe in serie D). Riflettori accesi anche alle 21 di venerdì, per un amichevole tra le compagini maschili del Cus e del Terraglio volley. Il sabato mattina, invece, sarà interamente dedicato ai più giovani: dalle 10 alle 12.30, gli istruttori Cus saranno a disposizione per delle prove gratuite di judo, atletica, pallavolo, pallamano. Un’altra occasione, insieme al torneo, per esplorare la città grazie allo sport. Nato nel 1975, in origine il memorial portava, infatti, con sé un’esigenza sociale, come spiega Massimo Zanotto, presidente del Cus. «Con lo sport si mirava a riqualificare una zona, quella di San Giacomo, colpita dal degrado e dallo spaccio». Raggiunto il primo obiettivo, lo spirito delle recenti edizioni si è fatto più ampio, tanto da coinvolgere attivamente anche gli atenei. «Le università» sostiene Stefano Munarin, associato di urbanistica allo Iuav «oltre che luogo di cultura e formazione, portano un contributo demografico e sociale, con migliaia di ragazzi che vogliono studiare e viversi al meglio la città. Ecco perché è importante lo sport». È lo stesso Munarin, poi, a lanciare un appello. «E fondamentale ogni tipo di attività sociale» spiega «Gli spazi pubblici, ora intasati di trolley e selfie sui ponti, devono essere riconquistati da un welfare urbano».
Una sola incognita grava sul torneo: il maltempo. A tal proposito, gli organizzatori fanno sapere che nei prossimi giorni la situazione sarà monitorata con l’Arpav. In caso di pioggia, le attività si svolgeranno al chiuso, nelle strutture del Cus in calle dei Guardiani.
Eugenio Pendolini
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