Un record di 17 furti a un pasticcere di Meolo

Gianni Peloso e il figlio Enrico
MEOLO.
Diciassette furti subiti. Gianni Peloso, pasticcere di Roncade ma residente a Meolo, non ne può più. Ieri notte l'ultimo colpo nel suo negozio di via Vivaldi. I ladri stavolta hanno portato via solo 200 euro. Ma tra i furti in casa e quelli in pasticceria, ha perso più di 100mila euro. «Lo Stato non garantisce la mia sicurezza: non indicherò i soldi persi nella dichiarazione dei redditi», annuncia. Nove volte in pasticceria, otto volte in casa. Non bastano allarmi, inferriate, servizi di sicurezza privata, porte anti-sfondamento. Le ha provate tutte Gianni Peloso, proprietario della pasticceria Ketty, in centro a Roncade. Ma anche venerdì 17 i ladri sono andati a fargli visita, ed è la terza volta in pochi mesi, proprio la diciassettesima in totale. All'1.30 di notte è scattato la prima volta l'allarme. Sono arrivati carabinieri e vigilanza privata. Sono entrati in pasticceria, ma era tutto posto. E se ne sono andati. 45 minuti dopo l'allarme ha ricominciato a suonare. Questa volta, all'arrivo, le forze dell'ordine hanno trovato la cassa aperta e svuotata e la finestra del laboratorio da cui sono entrati i ladri divelta. Un bottino magro questa volta: 200 euro. Ma con i danni costerà almeno 2.500 euro a Gianni e al figlio Enrico. «Tra furti in casa e in pasticceria, ho perso almeno 100 mila euro - spiega - sono andato in pensione anche per questo, ora gestisce tutto mio figlio. Ma la rabbia è tanta. Diamo lavoro a 5 persone oltre ai 4 di famiglia. Ed è dura continuare così. Visto che lo Stato non ci garantisce la sicurezza, non indicherò i danni nella dichiarazione dei redditi. Me li vengano a chiedere poi.... Anche l'assicurazione ci ha abbandonato». Peloso c'è l'ha anche con l'assessore alla sicurezza del comune di Roncade, Guido Geromel, che poche settimane fa aveva dato del «bugiardo» al pasticcere affermando che erano stati solo due i furti: «Prima di aprire la bocca per dare aria ai denti, vada a parlare con i carabinieri».
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