Un piano di investimento da cento milioni: due società per l’ex Mof in via Torino a Mestre

Nell’area venduta dal Comune dieci anni fa previsto commerciale, residenza e studentato. Cancelli contro gli abusivi

MESTRE. La Venice Campus, società della galassia Mantovani, oggi in concordato, starebbe per cedere l’operazione di riqualificazione dell’ex Mercato ortofrutticolo di via Torino a sviluppatori in grado di poter fare fronte agli importanti investimenti previsti.

Trattative sono in corso con due soggetti, a quanto pare, gruppi internazionali, interessati all’acquisto. Sono passati dieci anni (era il 2010) quando l’allora Mof di via Torino venne ceduto dal Comune alla società Venice Campus real Estate. 

L’operazione prevedeva lo spostamento del mercato ortofrutticolo in via delle Macchine a Marghera, nei terreni del fondo Lucrezio di Andrea Mevorach. E la trasformazione dell’area di via Torino in almeno 4 torri con funzioni miste e affaccio al canal Salso. In porto è andata finora solo mezza operazione: il mercato ortofrutticolo opera a Marghera dove si sta costruendo ora anche la nuova piscina.

In via Torino in quei 165 mila metri quadri di area di sviluppo pregiato tra il Laguna Palace hotel e l’università con il campus di Ca’ Foscari, e un affaccio diretto al Canal Salso, da un decennio tutto si è fermato. E nel frattempo il mondo è cambiato. E la Mantovani ora è in concordato dopo lo scandalo Mose.

E così il degrado ha avuto la meglio: il 13 ottobre nell’ambito della operazione Oculus la polizia locale ha allontanato dalla grande area dismessa sette persone con problemi di tossicodipendenza. Sono stati denunciati per occupazione di terreni ed edifici su richiesta della proprietà dell’area e nel sopralluogo con la polizia locale si è concordata la messa in sicurezza degli accessi, con il ripristino dei cancelli elettrici e controlli delle pattuglie della polizia locale.

Nel frattempo la Venice Campus real estate, con l’amministratore delegato Maurizio Boschiero ( gruppo Mantovani ), sta cercando di cedere area e progetto di sviluppo ad altri. Acquistata per oltre 40 milioni di euro, con il progetto vale almeno un centinaio di milioni di euro.

I tempi si sono allungati anche perché privati e Comune hanno poi sottoscritto ben 5 accordi per sanare le complesse situazioni urbanistiche dell’area e per non interrompere l’attività del mercato fino allo spostamento in quello nuovo di Marghera.

Il progetto di trasformazione prevede un mix di destinazioni; commerciale, residenziale con una possibile previsione di studentato o residenze in social housing. Per il commerciale previsti circa 10 mila metri quadri; stessa dimensione per il social housing con finalità di studentato per universitari e poi ci sono residenze per 40 mila metri quadri. Oggi via Torino è la zona degli uffici e dell’niversità ma con questo investimento potrebbe vedere la crescita di nuove torri con edifici in classe A, non energivori, e una viabilità a sud collegata con via Torino e un affaccio diretto al canal Salso, che il Comune ora intende riqualificare e scavare valorizzando il corso d’acqua verso Forte Marghera. —

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