Un caso di influenza suina a San Donà

Il virus accertato su un paziente di 54 anni ricoverato a inizio gennaio per una polmonite
SAN DONA'. Un caso di influenza A, torna l'incubo della «suina» a San Donà. Nei giorni scorsi i sanitari dell'Asl 10 hanno avviato tutti i riscontri diagnostici per un uomo di 54 anni, residente Nel sandonatese. Era stato ricoverato all'ospedale di San Donà nei primi giorni di gennaio. Aveva un principio di polmonite e per questo motivo i sanitari hanno deciso prudentemente di sottoporlo ad una stretta osservazione. Nei giorni successivi hanno riscontrato i sintomi dell'influenza conosciuta come «suina». La conferma è arrivata ieri dal Dipartimento di Microbiologia e virologia dell'Università di Padova (vedi pezzo a fianco). Tratta originariamente di un virus provocato da contagio nei suini. Il virus in questione si trasmette difficilmente dal suino all'uomo, e quando questo avviene può subire una mutazione diventando specifico per l'essere umano. I virus sono denominati Swine influenza virus (SIV). Oggi i sintomi della influenza A o suina, conosciuta anche come H1N1, hanno molti tratti in comune con la normale influenza, di gran lunga più diffusa, soprattutto di carattere respiratorio, accompagnati qualche volta da nausea, vomito e diarrea. La vaccinazione è il metodo più efficace per la prevenzione della malattia. E' stato inoltre osservato che il vaccino contro il virus influenzale stagionale non protegge contro l'influenza suina. Secondo i dati in possesso della medicina internazionale, il tasso di mortalità è stato stimato attorno lo 0,02 per cento, a fronte di circa lo 0,2 per cento dell'influenza normale. Dati in ogni caso incompleti in quanto non si conosce il numero delle persone infettate, anche perché sovente sono guarite senza nemmeno sapere di aver contratto questo virus. Nell'ultimo mese, dalla fine di dicembre, i casi di normale influenza si sono moltiplicati in tutto il Sandonatese e il litorale, allargandosi anche al Portogruarese. Giovani, adulti e anche anziani hanno manifestato soprattutto vomito, febbre, generale senso di debolezza. Nel giro di una settimana comunque questi sintomi sono scomparsi assumendo antipiretici o antibiotici nei casi più gravi, non facendo scattare allarmi particolari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia