Un abile carrozziere, tutto casa e lavoro

Solo nel pomeriggio di ieri è arrivata a Eraclea la notizia che l’uomo morto nel tragico incidente stradale lungo la Triestina era proprio lui. Bonfiglio Burato aveva 67 anni ed era un conosciuto carrozziere, titolare di un’ officina meccanica nella frazione di Ponte Crepaldo in via delle Industrie.
Per molti quel nome era legato alla storia della frazione, al lavoro artigianale, all’economia cresciuta con il passare degli anni e radicata nel territorio così legato al turismo, ma anche a chi vive e lavora in queste zone in cui tutti si conoscono e in qualche modo hanno rapporti di lavoro o di amicizia. Bonfiglio, con quel nome così particolare, faceva parte di quei cittadini che tutti almeno una volta avevano incontrato e salutato.
Abitava con la famiglia in via Tintoretto, sposato con Luigina Babbo dalla quale aveva avuto due figlie a lui attaccatissime, Luana di 42 anni e Eleonora di 27 anni. Una famiglia unita e rispettata che aveva in Bonfiglio il punto di riferimento molto importante. Era il capofamiglia che aveva un forte ascendente su moglie e figlie, grazie al suo carattere, l’esperienza nel lavoro e quella maturata nella vita.
Ieri mattina ha trovato la morte tragicamente sulla strada e per la moglie e le figlie è stato come sentirsi il mondo cadere addosso. Poco dopo l’incidente, una volta accertata l’identità della persona deceduta, a Eraclea si è saputo che era proprio Bonfiglio l’automobilista che aveva perso la vita. Burato era molto preciso e scrupoloso nel suo lavoro e si divideva tra la famiglia e la sua amata professione che lo impegnava per buona parte della giornata. Un ottimo carrozziere e anche un esperto meccanico che aveva avviato da solo la sua attività, contando principalmente sulle sue forze e l’ingegno per andare avanti anche in tempi difficili per la crisi.
Nelle poche ore libere, trascorreva il tempo con gli amici di sempre ed era appassionato di bocce, gioco nel quale talvolta si dilettava sempre con le compagnie di amici storici con i quali riusciva con una certa regolarità a trovarsi, magari per scambiare due chiacchiere o per una cena. Erano i momenti più sereni che Bonfiglio trascorreva quasi sempre in compagnia della moglie, cui era tanto legato.
La notizia della sua scomparsa ha scosso tutta Eraclea, dove era molto conosciuto, non solo per la sua attività decennale, ma anche per il bel carattere aperto e generoso, la serenità d’animo che sapeva comunicare anche solo parlando per pochi minuti con il suo sorriso aperto. Amava la convivialità. Ecco perché tanti si sono uniti al dolore profondo e composto della famiglia che ieri si è precipitata a Mestre al comando della polizia locale per tutti i chiarimenti e le pratiche e poi per il riconoscimento della salma, momento più duro e difficile. Adesso familiari e amici più intimi, sparsi tra Eraclea e Jesolo, attendono la data dei funerali per l’ultimo commosso saluto e per stringersi attorno al dolore della famiglia in questi momenti così difficili da superare.
Giovanni Cagnassi
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