Ultimo valzer di nomine spunta il nome di Parenzo

Ultimo giro e ultime consultazioni alla vigilia del rinnovo dei Consigli di amministrazione di una sfilza di partecipate del Comune, da Cmv - la società del Casinò - ad Actv, da Pmv (la società patrimoniale di Actv), a Veritas, fino a Ve.la, la nuova holding degli eventi e della promozione dell’immagine della città, che assorbirà la “vecchia” Vela (che si occupava della vendite dei biglietti Actv), Venezia Marketing & Eventi e Lido Eventi e Congressi. Ma si va al rinnovo anche per l’Immobiliare Veneziana, Vega - la società del Parco Scientifico e Tecnologico di Marghera - Venis (la società informatica del Comune) e per Venezia Spiagge.
Le ultime indicazioni parlano di un ampio rinnovamento, con 16 nuovi amministratori in arrivo e 38 destinati a uscire di scena, anche per la “cura dimagrante” a cui la nuova normativa sottopone i Cda, che vedranno i loro membri scendere da 5 a 3. Si profila anche un compromesso tra l’esigenza di un forte rinnovamento soprattutto per gli amministratori con più mandati messo in evidenza dall’assessore alle Aziende Antonio Paruzzolo - ad esempio anche per Actv - e la necessità di salvaguardare anche le professionalità e le esperienze locali, sottolineata subito dopo dal sindaco Giorgio Orsoni. Questo significa ad esempio che in sella ad Actv - in un momento particolarmente difficile per l’azienda, letteralmente prosciugata di risorse negli ultimi due anni - dovrebbe restare Marcello Panettoni.
Novità sono invece in vista per la nuova Ve.la per cui Paruzzolo sollecitava la scelta di un manager capace di attrarre anche risorse esterne. E si parla di un ritorno: quello di Sandro Parenzo, già assessore alla Cultura nell’ultima Giunta Cacciari e poi presidente della Fondazione Musei Civici e, con Orsoni, anche del Casinò, sia pure solo per pochi mesi. Sarebbe lui - per un rientro sulla scena veneziana - il favorito, piuttosto che i due presidenti delle società consorziate, Alessandro Moro di Vela e Piero Rosa Salva di Venezia Marketing & Eventi.
Confermata in pieno invece la «squadra» del Casinò, pur con la perdita di due consiglieri. Resta Vittorio Ravà come amministratore delegato, Massimo Miani cone presidente e Marco Agostini, direttore generale del Comune, a fare il terzo consigliere. Tutti d’accordo, in questo caso, sulla necessità di non cambiare in un momento di trapasso come quello che nei prossimi mesi dovrebbe portare i privati a gestire le case da gioco di Ca’ Vendramin Calergi e Ca’ Noghera con la gara pubblica indetta da Ca’ Farsetti. Pressoché certo di rimanere al suo posto di amministratore delegato a Veritas anche Andrea Razzini, anche perché sia Orsoni, sia Paruzzolo, sono soddisfatti dell’andamento della società.
Non rientra invece formalmente nel giro dei rinnovi, ma si decide in questi giorni anche il destino di Arsenale Venezia spa, la società mista Comune-Demanio che si occupa della gestione del complesso, con il Demanio pronto a uscire ora che la proprietà dell’area è divenuta interamente comunale.
L’assessore alle Aziende ha già fatto sapere di essere favorevole allo scioglimento della società presieduta da Roberto D’Agostino per riportare tutte le competenze all’interno del Comune, in attesa di creare una nuova holding immobiliare, dopo quelle sulla mobilità e sugli eventi, ma l’ultima parola nell’Assemblea dei Soci la dirà il sindaco Orsoni.
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