Tubatura dell'acqua rotta: persi due milioni di litri

Dieci dipendenti di Veritas hanno lavorato in viale San Marco per tutta la notte e ieri. Nessun rischio per l’acqua che da mercoledì sera scorre nelle tubature
Viale San Marco allagato dopo l'esplosione della tubatura di Veritas (foto Agenzia Candussi)
Viale San Marco allagato dopo l'esplosione della tubatura di Veritas (foto Agenzia Candussi)

MESTRE. È una condotta principale - posata negli anni Sessanta - dal diametro di 60 centimetri quella scoppiata mercoledì sera in viale San Marco. Più di mezza città senz’acqua e tecnici al lavoro di notte per isolare la porzione di tubo scoppiata: i lavori di sostituzione, che sono proseguiti per tutta la giornata di ieri, hanno riguardato 5 metri di condotta.

Scoppia tubatura a Mestre, il tram fende la strada allagata

Ora, prima di essere messo di nuovo in esercizio, il nuovo tubo sarà lavato, disinfettato e l’acqua riprenderà a circolare solo dopo aver superato le analisi di potabilità. Non c’è alcun rischio invece - informa Veritas - per l’acqua che da mercoledì sera ha ripreso a scorrere nelle case dei mestrini, e che è stata fatta circolare attraverso altri tubi.

Risale agli anni Sessanta il tubo dell'acqua che ha allagato viale San Marco
Un'immagine di viale San Marco allagato nella notte di mercoledì

La rottura è avvenuta sotto la pista ciclabile, all’inizio della rampa ciclo-pedonale che poi porta al parco di San Giuliano. La prima anomalia, da parte degli strumenti della centrale dell’acquedotto, è stata segnalata alle 19.22 mentre già decine di telefonate cominciavano a partire verso i centralini di Veritas: «Siamo senz’acqua, che cosa sta succedendo?», hanno chiesto in molti da Mestre, Favaro e Marghera. Dopo mezz’ora la prima squadra era sul posto con il tecnico reperibile, mentre la seconda cominciava a lavorare con le chiavi di manovra, necessarie per isolare la parte di tubo danneggiata e far riprendere l’erogazione idrica. Sul posto anche i responsabili dell’acquedotto di Mestre e dell’intera rete idrica di Veritas. L’informazione, oltre che con i telefoni, è circolata anche sui social, mentre il Comune ha pubblicato sul proprio sito un allarme da codice giallo. La condotta è stata intercettata alle 20.40 e poco dopo l’acqua ha cominciato a tornare nelle case.

Il guasto non ha riguardato, come sembrava in un primo momento, uno dei tubi spostati nell’ambito della sistemazione dei sotto-servizi, precedente all’apertura dei cantieri per il passaggio del tram. Qualche problema c’è stato nell’intercettare una seconda condotta, più piccola, perché l’accesso alla saracinesca - la chiusa usata per isolare una parte della tubo - era stato coperto da una mano di cemento, durante lavori precedenti. A causa del guasto sono andati persi, al ritmo di 350-400 litri al secondo, 2 mila metri cubi d’acqua, vale a dire 2 milioni di litri. All’intervento di mercoledì sera hanno preso parte otto uomini, due tecnici e un ingegnere, che hanno lavorato con un escavatore, due mezzi e un’autobotte per pulire i chiusini e aspirare il fango. Sul posto anche i vigili del fuoco e i vigili urbani, che hanno bloccato l’accesso a viale San Marco dalla rotonda di San Giuliano, con l’eccezione del tram che, dopo un breve stop, ha ripreso a circolare.

L’area interessata dal guasto è infatti finita sott’acqua per circa 15 centimetri. Sul posto mercoledì anche l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso. «Devo ringraziare il persone Veritas e i vigili urbani perché in poco tempo il guasto è stato risolto», dice Boraso, «è chiaro che adesso va aperta una riflessione su quali siano le condizioni delle rete in questa città». La rottura è avvenuta in un quartiere - quello che si sviluppa lungo viale San Marco - dove da tempo i residenti sollecitano interventi per la sostituzione di una rete fognaria ormai al collasso.

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