Truffe dei falsi opetatori Enel L’azienda: non aprite a nessuno

SPINEA. Le truffe dei falsi operatori arrivano con prepotenza anche a Spinea, con numerosi casi segnalati negli ultimi giorni tra il centro del Comune, Crea e Fornase. Modalità diverse (telefonate,...
SPINEA. Le truffe dei falsi operatori arrivano con prepotenza anche a Spinea, con numerosi casi segnalati negli ultimi giorni tra il centro del Comune, Crea e Fornase. Modalità diverse (telefonate, operatori alla porta, cartelli appesi negli androni dei condomìni), ma identici tentativi – più o meno leciti – a volte per strappare alla concorrenza le utenze, a volte proprio solo per rubare dati o intrufolarsi nelle abitazioni.


In tutti i casi, comunque, resta valido l’avviso dei gestori: aprite solo a chi mostra tesserini ufficiali, e solo su appuntamento richiesto. Nelle ultime settimane si sono moltiplicati anche a Spinea i casi di tentativi – per fortuna per la maggior parte non riusciti – di truffa ai danni degli abitanti da parte di presunti addetti dei fornitori di energia.


Ultimamente, a farne le spese sono soprattutto Enel ed Enel Energia, con alcuni casi segnalati anche alle forze dell’ordine. L’ultimo a Crea in via Rossini ha avuto come protagonista una signora sessantenne che si è vista chiamare al cellulare dai presunti operatori per effettuare un controllo immediato, guarda caso proprio appena il marito si era allontanato da casa per delle commissioni.


A Fornase, invece, nell’ultima settimana sono vari i casi segnalati di due operatori che si presentano porta a porta per richiedere di visionare in casa i contratti delle utenze. In questo caso, anche se forse non si può parlare con sicurezza di truffa, gi abitanti lamentano l’eccessiva insistenza delle due persone, che in più casi si è trasformata in turpiloquio e minacce al rifiuto di farli entrare.


Delle vicende sono stati ovviamente informati i carabinieri della stazione locale, che hanno raccolto le testimonianze.


I gestori dei servizi, intanto, sono unanimi nel dichiarare che nessuno dei loro addetti è autorizzato a comportarsi in tale maniera, che le visite e i controlli vanno preventivamente concordati e che a loro volta stanno effettuando controlli per verificare chi si presenta alle case spacciandosi per loro operatore.


In tutti i casi, la migliore soluzione resta chiedere il tesserino di riconoscimento e chiamare i numeri verdi per avere conferma.


Massimo Tonizzo


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