Truffe con il leasing obbligo di dimora per Matteo Buriollo

di Carlo Mion SAN DONA DI PIAVE Truffe con il leasing, nuovi guai per la mente del business Matteo Buriollo. Infatti nonostante fosse agli arresti domiciliari con l’obbligo di non incontrare e...

di Carlo Mion

SAN DONA DI PIAVE

Truffe con il leasing, nuovi guai per la mente del business Matteo Buriollo. Infatti nonostante fosse agli arresti domiciliari con l’obbligo di non incontrare e parlare con estranei, coimputati e coindagati e tantomeno pregiudicati ha compiuto, tra giugno e luglio, migliaia di telefonate proprio con queste persone. Tra queste anche Luciano Maritan, noto pregiudicato della zona e nipote di Silvano personaggio di spicco della mala del Brenta. Quindi, grazie ad un supplemento d’indagini della Guardia di Finanza, il giudice ha dispsoto una nuova misura cautelare, Nuriollo ha l’obbligo della dimora e non può allontanarsi dalla sua abitazione tra le 8 del mattino e le 20.

A marzo dopo oltre un anno di indagini il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Venezia ha sgominato una organizzazione criminale che dal 2003 truffava le più importanti società di leasing. Un danno per 35 milioni di euro a cui si aggiunge una frode fiscale ai danni dell'Erario per 100 milioni di euro, con 150 imprese coinvolte. 110 le persone denunciate, 7 colpite da misure cautelari.

Era a San Donà di Piave il fulcro dell'indagine Caterpillar. Una famiglia è accusata di aver architettato il sistema della truffa e di condurre una vita agiata, con il riciclaggio dei proventi in appartamenti e titoli. 117 persone denunciate nell'indagine coordinata dal Procuratore aggiunto Carlo Mastelloni.

In 25 devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, ricettazione e truffa. Sequestrati 14 immobili per un valore di 5 milioni di euro, 15 conti correnti e 2 società del Principato di Monaco. La truffa avveniva attraverso l'acquisto di macchine per movimento terra, camion o escavatrici che risultavano esistere solo nelle documentazioni false. L'ideatore del complicato meccanismo è Matteo Buriollo, 32 anni di San Donà di Piave, figlio dell'imprenditore Gianni, condannato nel 2002 a tre anni e mezzo per corruzione e fatture false in una indagine che aveva coinvolto anche un maresciallo della Finanza di San Donà.

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