Trovato il deposito delle biciclette rubate. Stavano per sparire

I carabinieri di Campagna Lupia vanno alla ricerca di una banda di ladri che hanno razziato quasi una decina di case negli ultimi giorni e scoprono il deposito delle biciclette rubate dalla banda.
Questa la brillante operazione messa a segno dai carabinieri che ieri pomeriggio hanno trovato oltre una ventina di biciclette rubate nel corso delle ultime settimane sia a Campagna Lupia che nelle aree limitrofe.
La banda le aveva nascoste nei pressi del cimitero, in via Papa Giovani XXIII. Le biciclette erano pronte per essere rivendute all’estero. I proprietari non le avrebbero sicuramente più riviste.
Il sindaco Alberto Natin ha pubblicato una comunicazione ieri sera sul sito del Comune dopo che nei giorni scorsi a causa delle razzie le famiglie, tra valori rubati e scassi subiti, avevano avuto danni per migliaia di euro. «Avvisiamo i cittadini di Campagna Lupia – si legge in una nota sul sito del Comune – che hanno subìto un furto di biciclette nei giorni scorsi, di rivolgersi al comando della stazione dei carabinieri di Campagna Lupia (in via Salvo D’acquisto). Nell’ambito di una attività di polizia giudiziaria per la prevenzione dei furti in appartamento e non, sono state ritrovate molte biciclette sicuramente rubate. Cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente tutti i carabinieri per il lavoro che svolgono nella prevenzione di ogni forma di illegalità».
I ladri insomma erano convinti che il loro deposito non sarebbe mai stato individuato.
Le bici a breve sarebbero state caricate su furgoni e portate chissà dove. «Il lavoro dei carabinieri», dice Natin, «si è rivelato ancora una volta serio ed estremamente prezioso».
Intanto se da un lato vengono trovati depositi di biciclette rubate c’è anche chi le biciclette si diverte a danneggiarle. Succede a Mira. A denunciarne l’ultimo caso è stato sui social network nei giorni scorsi un residente: “Volevo ringraziare – spiega amareggiato – chi ha distrutto la ruota della mia bicicletta alla rastrelliera del supermercato Simply in piazza San Nicolò. È l’unico mezzo che ho per recarmi da casa alla fermata del bus per andare al lavoro. Appare abbastanza evidente, purtroppo, che è stato fatto col preciso intento di arrecare un danno, gratuitamente». —
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