Tremila firme per Ostetricia a Mirano

MIRANO. Il comitato Carlo Salvioli consegna all’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto (Lega), le firme raccolte per mantenere a Mirano il primariato di Ostetricia-Ginecologia. Tremila le sottoscrizioni raccolte tra i cittadini negli ultimi giorni e che oggi, alle 15, una delegazione del Salvioli porterà direttamente a palazzo Ferro Fini.
Obiettivo: chiedere all’assessore rassicurazioni sul reparto Materno-Infantile a Mirano, dopo che la quinta commissione regionale ha confermato la creazione di un solo primariato invece dei due attualmente esistenti tra Dolo e Mirano. «L’alto numero di firme raccolte, in pochi giorni e solo a Mirano e dintorni», spiega il coordinatore del Salvioli, Aldo Tonolo, «dimostra il grado di sensibilizzazione dei residenti al problema, emerso con il recente voto in commissione».
Tonolo ricorda come: «In base agli indirizzi ministeriali, con i suoi 1.350 parti all’anno e il maggior numero di interventi ginecologici nell’intera Asl 13, il reparto di Ostetricia-Ginecologia di Mirano sia la sede naturale dell’eventuale Maternità unificata. Da anni, ben due diverse direzioni generali si sono pronunciate, con relative delibere, per la realizzazione del terzo monoblocco a Mirano, che sarà destinato a contenere proprio i reparti del settore Materno-Infantile, con la liberazione dell’area del vecchio ospedale».
Per il Salvioli insomma il percorso è già tracciato e non va cambiato. «La Regione ha già stanziato nella Finanziaria 2010 ben 20 milioni di euro per la messa a norma degli ospedali dell’Asl 13, 10 milioni per il “De Carlo” a Mirano e 10 milioni per Dolo. I costi per i lavori necessari sono ovviamente molto più alti: a Mirano si è previsto di integrare i 10 milioni con un leasing immobiliare di durata ventennale e riscatto finale. Ogni anno la rata del leasing sarà di un milione di euro e sarà pagata dall’Asl 13 in autofinanziamento con il risparmio dei canoni d’affitto (650 mila euro per i vecchi padiglioni del Mariutto), dei minori costi di riscaldamento e della mobilità interna». A Dolo invece i 10 milioni previsti serviranno a mettere a norma le sale operatorie, il Pronto soccorso e il vecchio monoblocco. Basta e avanza, a detta del Salvioli, per prevedere un recupero di entrambi gli ospedali, mantenendo però gli indirizzi e dunque prevedendo a Mirano il nuovo punto nascite dell’Asl 13.
Filippo De Gaspari
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