Trecento volontari sulle golene del Piave «È importante pulire ma di più non sporcare»

Ieri la giornata straordinaria di pulizia promossa da Legambiente, Fiab  scout, Alisea, Bim e Veritas. «Orgogliosi di questa partecipazione»  

AMBIENTE

Dai più anziani alla più piccola, una bimba di nome Elisa di appena tre anni, passando per decine di adulti e tantissimi giovani, molti dei quali scout. È stata un successo, ieri mattina, la maxi operazione di pulizia delle golene del Piave a San Donà e Musile.

Oltre 300 i partecipanti. Ai 230 volontari iscritti si sono aggiunti più di una settantina di scout e altre persone, che spontaneamente si sono radunate, poco dopo le 8, sotto il ponte della Vittoria. L’iniziativa è stata promossa da Legambiente, insieme a Fiab Vivilabici, Nordic Walking La Piave, Gruppi Scout Don Bosco e Mussetta e altre associazioni, con la collaborazione dei Comuni, di Alisea e Veritas e del Bim. Oltre che dai volontari sulle rive, la pulizia è stata condotta dal fiume, grazie alle barche di “I Love Piave”.

Tra i presenti, pure diversi studenti che venerdì sono scesi in piazza a San Donà per la mobilitazione dei FridaysforFuture. «È stata una splendida iniziativa, che ci ha consentito di rimuovere grandissime quantità di rifiuti lungo le golene», commenta Maurizio Billotto, di Legambiente Veneto Orientale, «parliamo di almeno duecento sacchi di immondizie raccolte, oltre a grandi quantità di rifiuti ingombranti e altro materiale. Abbiamo avuto una grande partecipazione, soprattutto di giovani. Una lieta sorpresa. La presenza di tanti ragazzi ci aiuta a trasmettere anche un messaggio di prevenzione: è importante pulire, ma soprattutto non sporcare». «Dobbiamo essere orgogliosi della risposta delle persone», ha aggiunto l’assessore sandonatese all’ambiente Lorena Marin, «pensiamo che sia un’iniziativa che si possa replicare in futuro per pulire anche fossi e canali». A portare la testimonianza dell’impegno degli scout sono state Agnese Vazzoler e Valeria Nardean, del gruppo San Donà 1 Don Bosco: «È stata un’esperienza bella e costruttiva. Se vogliamo davvero un cambiamento, dobbiamo partire dal singolo per poi sperare che divenga totale. Siamo consapevoli che questo mutamento deve partire in primis da noi giovani». —

Giovanni Monforte

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