Tre nuovi master per architetti e designer

Lo Iuav ha presentato a palazzo Badoer l’offerta formativa del prossimo anno accademico 
Progetta il tuo futuro, “Design your future”, questo l’invito di Iuav rivolto ai futuri studenti attraverso la creazione di nuovi corsi e progetti per dare forma alle aspirazioni degli architetti e dei designer di domani.


Venticinque proposte di Master di primo e secondo livello, due corsi di perfezionamento e, novità assoluta di quest’anno, una Scuola di Specializzazione in beni Architettonici e del Paesaggio che prevede il rilascio del diploma da specialista e consente di operare nel campo della tutela di alto livello.


Iuav ha presentato l’offerta formativa dei master che prenderanno il via nel prossimo anno accademico, con un pomeriggio dedicato agli aspiranti studenti e ricco di eventi culturali.


Per l’occasione, palazzo Badoer, sede dell’Ateneo, è stato riadibito a spazio espositivo attraverso l’allestimento di 28 banchetti con lo scopo di fornire una spiegazione pratica, con la visione di progetti realizzati negli anni passati, e per dare ai ragazzi l’occasione di interfacciarsi con i responsabili scientifici di ogni corso.


Dopo i sorprendenti numeri dello scorso anno, con quasi 450 studenti inseriti nei corsi di terzo livello, tra cui 280 masterini e 140 dottorandi, e con il 90% di studenti uscenti inseriti nel mondo del lavoro, Iuav ha deciso di investire in queste forme di approfondimento, dando vita a figure altamente specializzate, profilate e di nicchia.


Il direttore della Scuola di dottorato e coordinatore master e corsi di perfezionamento, Benno Albrecht, ha aperto il pomeriggio con un discorso concentrato sulla necessità di fornire nuovi sbocchi professionali agli studenti.


«Dopo il 2008 il mondo dell’Architettura è cambiato», ha detto, «gli studenti hanno dovuto adattarsi e l’Università ha dovuto guardare avanti. La professione di architetto è stata colpita profondamente, ma grazie a master e spin-off c’è la possibilità di innovare e di creare un nuovo lavoro».


Tre i master in più rispetto allo scorso anno, che spaziano dall’Architettura, Immagine e Comunicazione, all’Architettura digitale immersiva, tutti accomunati da una da chiara impronta all’inserimento nel mondo del lavoro, attraverso tirocini formativi obbligatori, alla valorizzazione dei beni storici e all’apertura verso il mondo social e digital.


A conclusione dell’evento, la performance collaterale “Piano city”, che ha visto l’esibizione di Maya Oganyan e Alberto Zilli nel giardino del Palazzo, e uno spettacolo di danza verticale di Caffè Lulè.


Valeria Sforzini


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