Tram, due settimane di prove ultimo esame per il pre-esercizio

Una riunione fiume durata fino alle 18 di ieri, una montagna di documenti e certificazioni esaminati.
Poi il verdetto: altre due settimane di prove, stavolta coordinate dalla commissione ministeriale, prima del via al pre-esercizio del tram che da Favaro deve arrivare fino al Panorama di Marghera.
Di positivo c’è che la vicenda del dislivello di pochi millimetri che ha fatto “grattare” un tram in prova e ha riaperto la porta alle polemiche sui costi e i tempi lunghi del progetto tram a Mestre è stata esainata e considerata non come un problema che rischia di minare il percorso verso l’attivazione della seconda linea del tram. «Polemiche a parte, questa vicenda è stata considerata da tutti, commissione compresa, una banalità», si premura a dire l’amministratore unico di Pmv Antonio Stifanelli.
La Lohr, azienda produttrice del tram, assieme all’Ati ha percorso la linea da via Sernaglia al Panorama verificando con un apposito macchinario pendenze e curvature del tracciato e non sono emersi problemi che facciano pensare ad errori vistosi. Anzi, pare che la cosa ora si possa risolvere velocemente. «Il fatto è che un tram ha toccato ma gli altri no e di tram in servizio a Mestre ce ne sono venti», spiega Stifanelli. Si va verso, quindi, un intervento di ritaratura dei mezzi che è già previsto per la prossima settimana da parte della Lohr e forse non servirà, se basterà ritatare i mezzi, la limata alla piattaforma per appianare quel dislivello di 3 millimetri di cui si è parlato nei giorni scorsi. Il problema tecnico, dicono da Comune e Pmv, non ferma affatto la marcia deltram verso il pre-esercizio, atteso da settimane. Ma i tempi per il via alle corse per Marghera restano incerti.
La previsione di Pasqua, secondo l’ottimistica previsione dell’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo, è stata superata e si va verso fine maggio. Nei fatti l’avvio non ci sarà prima della settimana attorno al 20 maggio. Questo perché la commissione ministeriale e l’Ufficio Ustif di Bologna hanno lasciato ieri sera Mestre con l’obiettivo di tornare entro il 20 maggio dopo una serie di prove tecniche che saranno martedì prossimo comunicate all’impresa e a Pmv. A Mestre la commissione tornerà sia con i componenti romani che con i tecnici dell’ufficio di Bologna. Sui tempi del pre-esercizio l’ultima parola spetta solo a loro.
Da qui al 20 maggio, per il verdetto finale, sono previste almeno sei giornate di prove tecniche che la prossima settimana prenderanno il via secondo un calendario stabilito dalla commissione. Prove, almeno sei, suddivise su due settimane. Martedì la direzione Lavori del tram comunicherà ufficialmente la conclusione dei lavori e poi scatteranno le prove previste dall’Ustif.
Sorvegliato speciale, hanno capito sia in Comune che a Pmv, sarà proprio il sottopasso del tram, opera unica nel panorama italiano per il tram realizzato con la tecnologia della Lohr. Saranno necessarie non solo prove con il tram in corsa ma anche prove di funzionamento della linea aerea di contatto (la linea elettrica che alimenta i mezzi ), prove anticendio, di evacuazione, di sicurezza, di ventilazione per testare il funzionamento dei sistemi di sicurezza del sottopasso sotto la stazione di Mestre che mette in collegamento via Cappuccina con via Rizzardi e da qui consentirà al tram di percorrere la Città giardino fino al capolinea del Panorama di Marghera.
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