Trabucco, furto di biciclette pregiate

Lo storico negozio di cicli di Mogliano preso di mira dai ladri. «In vetrina metterò le foto dei modelli»

MOGLIANO. Tre Kuota, alcune Bottecchia, Fondriest e Olympia più una bici elettrica: i migliori marchi del negozio di biciclette Trabucco in via Zermanesa sono stati rubati in piena notte. La banda di ladri “ciclisti” è entrata in azione ieri, poco prima dell'alba, in una città semideserta per il ponte ferragostano: in tutto sono circa una ventina i telai sottratti, per un valore complessivo che sfiora i 20mila euro.

Il raid, effettuato quasi certamente su commissione, è stato scoperto dai vicini solo all'ultimo momento: «Alle cinque di mattina gli inquilini che stanno al piano di sopra» spiega Walter Trabucco uno degli storici titolari «hanno notato un furgone sospetto che si allontanava dal piazzale e ci hanno avvisato». Purtroppo però era troppo tardi il colpaccio ormai era stato messo a segno: «Circa otto mesi fa avevano già provato ad entrare» racconta «mentre cercavano di tagliare la serranda sul lato dietro con un trancino, i vicini erano riusciti a dare l'allarme. Avevamo anche rinforzato il sistema di chiusura, ma questa volta i ladri ci hanno colto di sorpresa perché sono entrati dall'ingresso principale, quello che dà direttamente sulla provinciale ed è sempre illuminato. Non ce l'aspettavamo. Hanno smontato le serrature della saracinesca, scassinato la porta e poi hanno selezionato il meglio delle bici che avevamo esposto in vetrina. Si tratta di marchi di grande valore, ci è andata bene che non ci sono stati gravi danni materiali e che il negozio è stato praticamente lasciato indenne».

Si tratta comunque di un duro colpo. Trabucco in città è un nome saldamente legato al mondo del ciclismo, attivo da oltre 35 anni con il negozio al civico 72 di via Zermanesa. La famiglia è anche tra i principali promotori delle locali squadre agonistiche, prima con il Gs Cicli Trabucco e oggi, dopo la fusione, con il gruppo ciclistico GC Mogliano. La loro attività oggi non è certo immune all'attuale crisi del commercio: «Sono tempi difficili» spiega Walter Trabucco «noi facciamo del nostro meglio, penso soprattutto ai miei due figli. Siamo assicurati ma non certo per un importo simile, dopo questi furti si perde la voglia di lavorare. Chissà magari in futuro di quelle biciclette in vetrina metteremo solo le foto». Il furgone usato dai ladri era stato rubato poco prima a Mestre ai danni di un commerciante di vestiti bengalese. Il vestiario è stato trovato, scaricato in tutta fretta per caricare le bici.

Matteo Marcon

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